Gli appassionati del grande schermo rimasti in città sono soddifatti. Come lo è Roberto D’Avascio, presidente di Arci movie, ideatore  della rassegna “Cinema intorno al Vesuvio” a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano: «Lavori di qualità, ospiti importanti hanno reso questa rassegna un evento da non perdere. L’appuntamento è per il prossimo anno mentre già stiamo lavorando alla nostra programmazione invernale», commenta alla iglia del  gran finale.
Lunedì 4 settembre, infatti,  la  manifestazione si chiuse con la proiezione di Pagani” il docu-film sull’antico culto della Madonna delle Galline di Elisa Flaminia Inno. Il film vede la luce  grazie a cooperativa Parallelo 41 produzioni, distribuito da Istituto Luce Cinecittà.
La regista lo presenterà insieme allo studioso di ritualità paganesi Gerardo Sinatore e all’antropologo Fabio Birotti. Un momento di riflessione sulla nostra identità mediterranea, ancora espressa nel contemporaneo dalle culture popolari legate ai culti mariani, una volta culti pagani che propiziavano la fertilità della terra e la prosperità dei popoli.
L’evento sarà accompagnato dalla musica di Vincenzo Romano, cantore della tradizione di Pagani presente nel film e da esibizioni di esponenti della tradizione come Raffaele Inserra – maestro della tradizione di Pimonte. Interverrà anche l’Associazione Koròs – Danze del Sud, accompagnando con la danza tradizionale i diversi stili di tammurriata.
Nel profondo sud italiano sopravvivono antichi sincretismi religiosi legati alla Madre Terra. A Pagani, sette giorni dopo Pasqua si celebra la Madonna delle Galline, una Vergine venerata con canti e danze ancestrali. Per trenta giorni il popolo dei devoti si muove all’unisono per perpetuare la Tradizione, un evento a cui tutti partecipano animati da una fede che diventa memoria e trascendenza.
Fonzino è il prescelto che guida il popolo nella costruzione del Tosello, un tempietto barocco segreto, rivelato alla comunità ogni anno il giorno della festa. Intorno a lui una comunità omosessuale di devoti è protagonista degli eventi liturgici più ortodossi e portatrice di remote usanze legate al mondo omosessuale del passato, come il matrimonio della Zeza, la Morte di Carnevale e la Figliata dei Femminielli.
L’attesa della Madonna scandisce i giorni che precedono la festa, tra semina dei campi e il ripetersi di riti popolari che scandiscono il passaggio delle stagioni. Fino al giorno della festa, quando tutto si scioglie in un tripudio di musica e danza volto alla catarsi e alla nascita di una nuova primavera.
In foto, un frame del docufilm
Inizio ore 21.15
(apertura cassa ore 20.30)
Ingresso 4 euro
Soci Arci 3 euro (la tessera si potrà acquistare direttamente all’arena)
info@arcimovie.it  

 

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