Chi l’ha detto che una coscienza critica sia anche  noiosa? Se qualcuno ne è convinto davvero, Massimo Sirelli è pronto a smentirlo con la sua nuova mostra Circ’unnario, la terza proposta dallo spazio artistico aperto lo scorso febbraio da Antonio Minervini al Vomero, l’AM Studio Art Gallery, in via Massimo Stanzione 10.
In un quartiere che sta rifiorendo sotto il segno della cultura, riempiendo il vuoto lasciato dalla chiusura di negozi storici come la libreria Loffredo. Non ci stanchiamo di sottolinearlo, ogni volta che qualcuno scommette in questo angolo cittadino preso d’assalto da commercianti del fast food.
Viene da Catanzaro, ma insegna tecniche di presentazione e portfolio all’Ied di Torino  il  giovane protagonista (classe 1981) della prossima esposizione che s’inaugura venerdì 13 aprile, alle 18.30, curata da Massimo Carpentieri.

circo| ilmondodisuk.com
Qui sopra, uno dei suoi piccoli robot. In alto, l’invito alla mostra

A svelare il significato del titolo è lo stesso autore«I muri della mia città sono il cibo per strani esseri che amo definire predatori urbani. Non si vedono ma so che esistono animali notturni e silenziosi. Ti accorgi del loro passaggio al sorgere del sole. Pubblicitari, writer, circensi, innamorati e indignati, politici e burloni. Sono le voci della città. Si contendono lo stesso spazio per lasciare il proprio messaggio. Scritte, lembi di poster, il grigio del cemento. Così appare ogni angolo del mio quartiere, così appare il mio Circ’unnario».
Sirelli raccoglie segnali che arrivano dal mondo, li rilegge  nella maniera che gli è più congeniale, quella dello street artist, appunto. Scritte sui muri, stralci di cartelli pubblicitari, mezzi pubblici, arredi urbani, spazzatura, diventano ben presto ambiente di studio e sperimentazione creativa.
Così ci presenta il suo circo dove  l’occhio si rallegra, vaga spensierato, senza essere costretto a inventare un’interpretazione occulta per giustificare la proprio inadeguatezza a coglierne il senso. Divertendosi a scorgere oggetti usati per raccontare la freschezza dei ricordi e piccoli robot, ovvero minisculture realizzate con materiale riciclati.
Venti opere da contemplare con il sorriso sulle labbra, appagati dalla leggerezza di un’ironia attenta alla realtà e non distratta da inutili volgarità  sempre più alla moda.
Dal 13 aprile al 5 maggio
Orari e giorni: dal lunedì al venerdì, ore 16-20; il sabato ore 10-13
Info e contatti:
minervini@studioaml.it

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