Guardare al di l  delle apparenze, di quelle parziali verit  che deformano il reale e ne sacrificano l’autentica essenza. L’artista Rosaria Iazzetta, che ha scelto di arredare gli spazi urbani per pubblicizzare il progresso delle coscienze, dopo aver emozionato con le gigantografie ubicate in otto siti della citt  di Ercolano, sposta il suo caleidoscopio in altro territorio martoriato dalla criminalit  organizzata, Scampia.
Uscendo dalla stazione della metropolitana, anche l’occhio più distratto non può non vedere i due bunner di 16 mq ognuno, che raffigurano il mare e danno il benvenuto in italiano e in inglese. “Un mare che, con un abbraccio avvolgente, sembra dare la brezza a tutto quel retro che, seppure invisibile, sa di fare del proprio meglio per tutti coloro che ci sono e che arriveranno a Scampia” spiega la Iazzetta. Le due istallazioni campeggiano, infatti, sulle facciate laterali delle case in Via Giolitti, realizzate dal Comune di Napoli nel 2007 per ospitare gli ex-velisti, ossia gli abitanti delle vele che sono state abbattute. Secondo l’autrice, “il retro è il posto delle verit “, il luogo reale e metaforico ove l’artificio, che monta e condiziona i giudizi, si annulla per mostrare il vero volto di quanti, pur in un contesto difficile, non vogliono abbassare la testa per la vergogna, ma lottano e chiedono rispetto e dignit .
Scampia non è solo camorra, violenza e spaccio di droga. Non vuole più essere “una valvola di sfogo per tutti quelli che hanno bisogno di condannare e giudicare qualcuno e qualcosa in massa” chiarisce l’artista. I media, affamati come squali di notizie roboanti, contribuiscono ad alzare i muri di cemento e i confini di filo spinato, perch se è vero che “in vetrina ci sono gli svariati settori criminali, nel retro l’opulenza del sano esiste incondizionatamente e in maniera autonoma rispetto alla vetrina”- prosegue l’artista. Il mare non si lascia annebbiare dall’informazione che vuole catalizzare in sola direzione e d  voce con le “massime eterne” della Iazzetta alla speranza di rinascita e al desiderio di riscatto sociale. Gli fanno da pendant il bianco e il celeste delle costruzioni in Via Giolitti, negli anni di attesa ardentemente agognate dagli abitanti come se fossero case di vacanza.
L’arrivo del treno in stazione è annunciato in italiano e in inglese, anche Scampia utilizza la doppia lingua per dare il benvenuto a chi la umilia, bistrattandola, e ai tanti che le vogliono bene. Gli spettri del pregiudizio, dell’emarginazione, dell’indifferenza si possono dissolvere. Basta crederci, come testimonia Rosaria Iazzetta.

In foto, le installazioni di Rosaria Iazzetta a Scampia

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