Nel black & white di ordinanza Mario Biondi, attesissimo, si è presentato al caloroso pubblico sul palco del Napoli Village Festival alle Terme di Agnano, proiettate per l’occasione nel circuito del jazz soul internazionale. Un grande appuntamento che l’organizzazione della rassegna ha voluto dedicare ai napoletani rimasti in citt .
Con i bravi musicisti che lo accompagnano, Daniele Scannapieco al sax tenore, Claudio Filippini al piano, Lorenzo Tucci alla batteria, Giovanni Amato al tromba e al flicorno, Tommaso Scannapieco al basso e al contrabasso, Luca Florio alle percussioni, l’artista catanese ha dato vita a una magica performance impreziosita dagli abili giochi di luci di Ugo Tempesta e Luca Morson. E’ una voce calda la sua, dalla timbrica possente che con una cifra tutta personale si richiama ai grandi interpreti che hanno scritto la storia del genere. Il crooner ha dato prova anche di una notevole padronanza scenica e di una buona dose di ironia. Divertente l’aneddoto raccontato al pubblico “Sulla tratta Milano-Napoli un assistente di volo dice di essere un mio grande fan e si chiama Karim. Non si può chiamare Karim”. E giù a ridere.
C’è grande intensit  nel ricordo del “dono generoso e prezioso” ricevuto da Burt Bacharach, con cui ha registrato a Rio de Janeiro la splendida ” Something That Was Beatiful” capace di stregare. Un incontro importante ” che mi ha fatto pensare che si può arrivare a 84 anni in buona salute”. La citt  carioca è stata una tappa significativa nel suo percorso professionale ” L ho conosciuto Jacque Morelembaum, che ha lavorato con Sting e Ryuichi Sakomoto, e anche Nelson Motta”.
Grandi emozioni alternate a duetti spiritosi, quando coinvolge il pubblico nella cover “My girl” dei Temptations. E non si sottrae alla richiesta di un classico napoletano intonando “Io te vurria vas “. Un crescendo di emozioni condito dalla partecipazione dei bravi Samantha Iorio e Stevie Biondi, fino alla trascinante “This Is What You Are”. Urla e applausi quando scende dal palco ed è una pioggia di scatti per poter dire agli amici “c’ero anch’io”.
Altro grande nome che sar  ospite del Festival è Nicola Piovani il 26 agosto.

IL PROSSIMO APPUNTAMENTO CON I 24 GRANA

I 24 Grana alle Terme di Agnano. La ormai storica band partenopea capitanata dal bravissimo Francesco di Bella torna a esibirsi, come sempre con grande attesa, nella sua citt , al Napoli Village Festival, 5 agosto, opening Act dei LOW-FI ore 21.

I 24 GRANA nascono a met  degli anni ’90, anni caratterizzati da un grande fermento sociale e culturale, accompagnati da un movimento musicale che, a Napoli, trova la sua migliore espressione nelle posse e nel dub. Il nome del gruppo si ispira a una moneta in uso nel regno di Ferdinando D’Aragona, moneta povera, a sottolineare tanto il legame con la tradizione artistica partenopea, quanto l’appartenenza alla cultura underground.

Nel 1997, a Francesco Di Bella (voce/chitarra), Renato Minale (batteria/percussioni) e Armando Cotugno (basso/tastiere) si aggiunge Giuseppe Fontanella (chitarra), portando con s l’ispirazione psychedelic-blues che si affianca alla propensione new wave dei primi.

Per saperne di più
www.termediagnano.it

Nella foto in alto, Mario Biondi in concerto (Ric Pic credit). In basso, i 24 Grana

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