Una nuova strada per curare la schizofrenia. La buona notizia arriva dai ricercatori del Ceinge, il Centro di ricerca di ingegneria genetica di Napoli, gi  noto per le recenti scoperte sul virus di Ebola e sul tumore polmonare. Un disturbo psichiatrico che colpisce circa 1 persona ogni 100 in tutto il mondo e che solo in Italia conta circa 500mila pazienti. L’organizzazione mondiale della Sanit  classifica la schizofrenia al settimo posto tra le patologie debilitanti che comportano devastanti conseguenze per i pazienti e le loro famiglie. I costi diretti della schizofrenia nei paesi occidentali vanno dal 1,6% al 2,6% della spesa sanitaria totale.
Nel corso della ricerca del centro scientifico napoletano, che ha coinvolto alcuni dei più illustri medici e biologi italiani, mettendo in rete il centro di ricerca in neuroscienze e sistemi cognitivi di Rovereto, l’Universit  di Bari e le Facolt  di Medicina dell’Universit  Federico II di Napoli e della Seconda Universit  di Napoli, è stato scoperto un “complesso percorso molecolare” con probabile origine fin dalle fasi embrionali dello sviluppo del cervello, che potrebbe essere implicato nella manifestazione di alterazioni comportamentali riconducibili alla schizofrenia. La possibile rilevanza di un aminoacido, il D-aspartato, nel modulare alcuni processi biochimici capaci di influenzare il “comportamento” dei neuroni coinvolti nella schizofrenia.

Le nuova conoscenza acquisita potrebbe avere un possibile impatto per lo sviluppo futuro di farmaci più efficaci nell’alleviare i sintomi di una malattia dal devastante impatto sulla persona, sui suoi familiari e sulla societ .

Nella foto, gruppo di ricercatori del Ceinge

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