Ieri e oggi al Museo archeologico di Napoli. Il dialogo tra passato e presente si arricchisce di una nuova pagina. Oggi (sabato 18 ottobre) alle 17, le iniziative del servizio educativo offrono spazio all’inaugurazione della mostra “Lo sguardo ferito di Eros” venti fotografie di Evgen Bavčar, celebre artista non vedente. L’evento è realizzato in collaborazione con Akab progetto cultura, per un allestimento curato da Domenico Freda (fino al 23 novembre).
Scrittore, poeta e conferenziere, l’artista sloveno mette a fuoco il suo mondo interiore « Io non tocco gli oggetti ma li guardo da vicino, offro alla vostra vista la trascendenza delle immagini che esprimono lo sguardo spirituale del mio terzo occhio». Lo trova a Napoli, citt  che conserva nella sua identit  l’origine greca, l’essenza di quel mondo che lo ha sempre affascinato.
Un racconto di visioni che prendono vita dai capolavori custoditi nel Museo napoletano. Cos Eros incontra un angelo, Afrodite Callipigia ha le sembianze di una giovane a fiorentina, la Venere accovacciata è una fanciulla napoletana, antichi fantasmi popolano Napoli. la seduzione di un universo immaginato. Un incontro di emozioni con l’invisibile.

L’iniziativa è stata realizzata grazie ai contributi raccolti con il sistema del crowdfunding. All’incontro con l’artista intervengono Teresa Elena Cinquantaquattro soprintendente per i Beni Archeologici di Napoli; Marco de Gemmis responsabile del Servizio educativo ; Ludovico Solima docente di Economia e gestione degli Enti Culturali. Modera, l’archeologa Luciana Jacobelli.

In foto, in alto, una delle visioni di Bavčar. In basso, l’autore tra le opere del Museo

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