Il mio nome è Amir, e questa è la mia storia.
“Sono scappato dalla fame, e venuto a Napoli per lavorare, ma diffidenza e pregiudizi non abbandonano mai quelli come me”

Amir Talib, 47 anni, è uno dei tanti migranti venuto in Italia nel 1996, appeso al filo della precariet , cammina in bilico sulla fune che lo tiene in sospeso tra due mondi quello delle vendite da ambulante per strada e quello dell’elegante abito grigio scuro per la security di importanti punti vendita di abbigliamento.
Ma all’improvviso quel contratto non arriva più e inizia di nuovo il calvario quotidiano per sbarcare il lunario, il cruccio di portare avanti la famiglia.
Questo è il senso della mostra fotografica esposta alla Sala Carlo V del Maschio Angioino di Piazza Municipio.
Un reportage firmato dal napoletano Marco Menduni, giovanissimo fotografo di successo. Menduni offre stabilmente la sua collaborazione fotografica all’ANED (Associazione Nazionale Emodializzati).
La mostra rester  nello storico castello fino al 31 agosto 2012.

In foto, frame della storia di Amir

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