La mente, i suoi misteri e il rapporto con la coscienza umana. il tema centrale del convegno “Attraverso lo specchio: i misteri della mente”, organizzato dalla stazione zoologica Anton Dohrn di Napoli il 16 e il 17 marzo (ore 16,30).

In queste due giornate di lavori scienziati, artisti, docenti universitari si interrogano su come il cervello determina il comportamento umano e mostrano come la ricerca scientifica è in grado di fissare punti chiave che chiariscono il rapporto tra il meccanismo celebrale e la coscienza umana, base della nostra comunicazione. Il convegno nasce dall’esigenza che il centro napoletano ha nel comunicare la scienza a un pubblico di non soli addetti ai lavori.

Del rapporto tra il meccanismo cerebrale e coscienza parliamo con lo psichiatra e scrittore Vittorino Andreoli, tra i relatori del convegno.

Dottor Andreoli, il funzionamento del nostro cervello in relazione agli stimoli esterni è ancora avvolto nel mistero.
“La nostra mente si modifica in relazione allo scambio che avviene tra individuo e ambiente ed è da sempre la nostra funzione di poter manifestare i nostri sentimenti senza però generarli. Oggi, e il convegno ne è la giusta occasione, si vuole assolutamente parlare di un cervello che genera i nostri comportamenti, le nostre reazioni e le nostre emozioni”.

Quando si parla di coscienza cosa si intende realmente?
“La coscienza è la caratteristica fondamentale dell’uomo. l’anima e lo spirito di ognuno di noi; con la quale noi riusciamo a relazionarci con il mondo esterno e con gli altri. Assieme alla coscienza si parla automaticamente di autocoscienza, intesa come la percezione del mondo del singolo individuo. La coscienza è la condizione primaria per poter comunicare, e quando viene meno questa condizione si parla di stati confusionali, delirio e stati vegetativi: l’uomo si distacca dal mondo esterno”.

Noi siamo ciò che è l’ambiente, ma pur vivendo nello stesso ambiente molte volte la comunicazione tra due persone fallisce. Come mai?
“Noi comunichiamo in un ambiente fisico e relazionale dove la ragione e i sentimenti sono il filo conduttore. Ma bisogna capire se prevale la ragione o l’emozione nella relazione con l’altro. Ad esempio nei giovano tende a prevalere la comunicazione sentimentale rispetto ai nostri padri. Ma la vera domanda è cosa succede nel nostro cervello quando le persone comunicano tra loro? Questo oggi è considerato il vero enigma della nostra scienza”.

Oltre a essere psichiatra, lei è anche scrittore. Come può la scrittura dare un’immagine della nostra mente.
“Nei miei libri faccio sempre esempi concreti di ciò che parlo in modo tale che il lettore possa da questi esempi creare un propria immagine. Se parlo di paure, sia che nascono dall’esterno o dalla nostra immaginazione, creo di sicuro l’immagine di un mostro da cui il singolo non si può difendere e n scappare”.

Nella foto, Vittorino Andreoli

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