“…C’è un nesso tra il bel canto e il cinema. Chi sa cantare bene, come Angela, sa anche recitare perch per entrambi le arti occorre essere intonati”. Scrive il regista, sceneggiatore, produttore cinematografico Pupi Avati sul quotidiano “il Mattino” di Napoli l’ 8 gennaio 2006. E oggi, quasi incredulo, firma il testo di presentazione nel libro d’esordio della straordinaria, bellissima cantante, attrice, e anche poeta Angela Luce “Momenti di…luce” (Guida, pagg. 78, euro 8), dove ammette “Confesso di aver rimandato la lettura di questa raccolta di poesie oltre il dovuto nella convinzione che mi avrebbe deluso…questa sua incursione in un ambito che non le era proprio…” ma “Non è cos. Ho ritrovato interamente l’Angela Luce che conosco…portatrice di una sincerit  disarmante… Nella sua sconfinata sensibilit “. Che anche qui, possiamo aggiungere, in questa silloge di poesie in lingua e in napoletano tra cui ricordiamo “Nu penziero”, ” A luna”, “O mare e a rena”, “Na jurnata e sole”, ” A libert ” ” A musica mia” e, “Non c’è un’altra vita”, “la vita”, “Pensieri””Lotta”, riesce abilmente e magicamente a comporre e intonare una splendida armonia che ci fa volare alti, ci fa sentire invasi e pervasi di tenerezza, malinconia, solitudine, nostalgia, umanit  ma, soprattutto amore. Nei suoi fascinosi componimenti ( alcuni sono diventati canzoni con le musiche del maestro Leonardo Barbareschi), emerge tutta la sincerit , vitalit , leggiadria dell’ artista ci sembra di ascoltare la sua meravigliosa voce che rapisce e per incanto conduce dritti all’ anima, faro che illumina, dove lei, “Semplicemente donna” “coerente, prepotente, incostante” declama
“Ah l’ammore che fa fa’, sposta ‘o munno ‘a cc  a ll 
Ah l’ammore che fa fa’, pure ‘o mare fa parla’

Totò e Napoli dei chiaroscuri

Di seguito l’intervista a Angela Luce

Cantante, attrice, poeta o "semplicemente donna"?

Cantante, attrice e poeta sono definizioni che hanno dato di me i
grandi. Io aggiungo che sono anche "semplicemente donna".

Le persone che le hanno portato luce e quelle che l’hanno immersa nel buio
buio…

Le persone che mi hanno portato luce sono i miei maestri artistici,
primo fra tutti Eduardo; le altre hanno fatto
solo un tentativo la "luce" è troppo forte e abbagliante e, in questo
caso, preferisco non fare nomi.

Come nasce l’idea per questa raccolta?

Da anni scrivo e per pudore non mi decidevo
a pubblicare perch temevo che, avendo solo la quinta elementare,
potessero (i maligni…) pensare che io le avessi acquistate. Invece mi
sono state regalate dai miei stati d’animo, dal mio vissuto e dalla mia
sensibilit .
A questo proposito desidero ringraziare tutti coloro che mi hanno spinto
alla pubblicazione, ma soprattutto Leonardo Barbareschi che non solo mi
ha accompagnata alla Siae perchè io mi iscrivessi, ma si è innamorato
talmente di alcune poesie fino ad arrivare a comporre le musiche e
trasformarle in canzoni.

Il filo che lega le poesie in lingua a quelle in dialetto?

Non c’è un filo, dipende da come penso se penso in napoletano scrivo
in dialetto, se penso in italiano scrivo in lingua.

Momenti di Napoli chiaroscuri…

Napoli ha più "scuri" che "chiari". E questo da parecchi anni, ma
dovrei addentrarmi nei meandri della politica, preferisco invece muovermi
in quelli dell’arte che mi sono più congeniali.

L’ amore…

Qualcuno molto, ma molto più importante di me disse "Datemi una leva
e vi solleverò il mondo". Io dico che la leva che può sollevare il mondo
è e sar  sempre l’amore, nonostante sia un sentimento messo continuamente a dura prova.

L’amarezza…

L’amarezza sarebbe meglio se non ci fosse, ma è un ingrediente che fa
parte del piatto quotidiano della vita. Quando in una buona pietanza si
eccede col pepe e col peperoncino allora si altera il sapore, allo stesso
modo l’amarezza altera il gusto della vita.

La malinconia…

La malinconia è come il tramonto dopo una giornata di pieno sole, è
qualcosa che finisce, come se qualcosa ti sfuggisse dalle mani come fugge
via il sole; però credo che sia indispensabile perchè è un altro lato
della vita, un’altra sfaccettatura che ti arricchisce dentro e d  dei
colori tenui e diversi all’anima. Con la malinconia l’animo indossa un
abito diverso perch è un cielo buio, ma ha anche le sue stelle.

L’ ironia…

E’ il sale della vita però, esattamente come il sale, va
dosata bene, altrimenti è dannosa.

Nella sua vita più rimorsi o rimpianti?

I rimorsi e i rimpianti fanno parte della vita di tutti, ma
soprattutto di un’artista come me senza di essi come sarei diventata
l’interprete che sono?

Cosa c’è nel suo orizzonte?

Tanta "Luce per Totò"! E’ il titolo di un CD che presenterò il
prossimo 8 maggio alla Libreria Feltri            6                  «    oè è á«sptLlibrined dd dpG7eEèHlèNO» OJenelli di Piazza dei Martiri alle
ore 18,00. Si tratta di un CD che sta facendo parlare di s prima ancora di uscire un’antologia di dodici pezzi tutti scritti (parole e musiche)da Totò, ed è la prima volta che un artista dedica un intero lavoro esclusivamente al
grande Principe. Si tratta quindi di un evento e Vincenzo Mollica, nella
presentazione che ha curato, lo ha definito "…un disco ispirato, un
vero capolavoro…"

“Una delle cose che dico spesso ad Angela Luce quando giriamo un film insieme “Finiamo subito questa scena Angeli’, perch mi devi cantare una canzone. Voglio pute’ senti’ ‘addore ‘e Napule.” (Totò)
In Luce per Totò la diva e il principe della risata tornano di nuovo in scena(con lui l’attrice ha girato tre film). Luce su alcune delle più famose canzoni scritte dallo stesso Totò, sar  accompagnata dal sax di Marco Zurzolo. Interverranno inoltre alla Feltrinelli Peppe Lanzetta e Federico Vacalebre.

Nella foto, Angela Luce

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