Chi al Museo d’Orsay non si è mai fermato a guardare incantato la ballerina di quattordici anni scolpita da Degas, con quel  quel tutù che resiste al tempo? Scommettiamo che sono pochi. La grazia della danzatrice incanta ma anche  le sue potenzialità di volteggio nell’aria. Quelle che  vengono messe in luce, ogni anno, sul palco del San Carlo.
Per l’ottava volta,
  la scena del Lirico napoletano, dall’11 al 20 novembre accoglierà la rassegna Autunno danza che porterà in scena la delicata poesia dell’antica e aristocratica opera cinese Kunqu con “Il Padiglione delle Peonie”, la Napoli contemporanea nel nuovo allestimento del Lirico -in prima assoluta- di “Pulcinella” di Stravinskij con coreografie di Francesco Nappa e installazioni di Lello Esposito, e il grande repertorio del balletto con gli oltre duecento allievi della Scuola di ballo (foto di Francesco Squeglia) in “Al di là di un sogno”.
Il cartellone si aprirà sabato 11 novembre, alle 20, con la Compagnia dell’opera Kunqu del Jiangsu. Gli spettatori vedranno esibirsi attori di diverse generazioni legati a una tradizione di oltre 450 anni, caratterizzata da un forte lirismo e da melodie piacevoli e toccanti.
Sarà proposta una selezione di quattro brani estratti da quattro opere diverse, sotto il titolo “Il Padiglione delle Peonie”, che è anche il titolo della più celebre opera tradizionale di questo genere, il cui autore Tang Xianzu, è contemporaneo di Shakespeare. Lo spettacolo è realizzato in collaborazione con l’Università degli studi di Napoli “L’Orientale” e con l’Istituto Confucio di Napoli, in ricordo di Annamaria Palermo, docente di Letteratura cinese, direttrice dell’Istituto e instancabile animatrice del festival Milleunacina.
Martedì 14 alle 19 e lunedì 20 alle 20 toccherà ai 220 allievi della scuola di ballo più antica d’Italia, fondata nel 1812. “Al di là di un sogno” è il  titolo scelto dal direttore Stéphane Fournial, che con un incremento di oltre 60 iscritti rispetto allo scorso anno, punta a raggiungere quota 300 nel 2018.  Estratti da “La Bayadère” e da “Il Lago dei Cigni” fanno parte del ricco programma dello spettacolo.
 Si chiude sabato 18 novembre alle 20 con replica domenica 19 alle 17: un Pulcinella che si cala nella Napoli contemporanea con artisti e interpreti tutti napoletani per raccontare la città profondamente cambiata, la sua nuova immagine, e i suoi ragazzi e le sue ragazze espressione moderna dell’identità partenopea.
Si danza tra i Pulcinella scolpiti da Esposito: un omaggio a Stravinskij, al suo soggiorno napoletano in cui restò affascinato dalla vitalità e della cultura del luogo, e dal San Carlo, dove diresse per la prima volta nel 1917, esattamente cento anni fa.
Il balletto di un atto solo fu composto su musiche rielaborate da Pergolesi o a lui attribuite. Debuttò nel 1920 a Parigi. La vibrante e geniale vena di Stravinskij si unì in questa creazione a quella di Massine e di Picasso, per un indimenticabile affresco partenopeo. Lo interpreterà il corpo di ballo del Teatro, diretto da Giuseppe Picone. Sul podio dell’orchestra del San Carlo, Maurizio Agostini. In scena, Carlo De Martino (Pulcinella), Claudia D’Antonio (Pimpinella), Salvatore Manzo (Furbo), Alessandro Staiano (Capo banda), e le voci Laura Cherici, Giulio Pelligra e Mirco Palazzi.
Info e biglietteria: 0817972331 – 412
www.teatrosancarlo.it
Teatro di San Carlo, via San Carlo 98f, Napoli

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