Dubbi, enigmi, interrogativi, la pittura riflessiva della “signora dell’arte”, Mathelda Balatresi non finisce mai di incuriosire lo spettatore davanti alle sue incognite artistiche. E ora lo fa a Scafati. Nello spazio Disturb del circolo Ferro3 (Corso Nazionale 131, Scafati), l’artista ligure, ma d’adozione napoletana, espone la sua “Passione necessaria”, con una selezione di opere su carta. La mostra, a cura di Elvira Procaccini, sar  visitabile fino al 24 giugno.
Originaria di Carcare in Liguriae nell’infanzia ha vissuto in Toscana. Balatresi si è trasferita a Napoli, dove frequentato il liceo artistico e l’Accademia di Belle Arti e qui la sua passione ha trovato linfa vitale. Fin dagli anni Sessanta la sua poetica si è impregnata dell’intensa presenza femminile. Ha partecipato a mostre di gran rilievo una sua installazione di immagini è alla stazione Materdei di Napoli della “Metropolitana dell’arte” e un’opera è nel museo del Novecento di Castel Sant’Elmo.
Luce, colore e trasparenze, le sue creazioni sono fuori da ogni retorica della rappresentazione, Balatresi gioca con il contrasto tra chiarezza formale e assoluta trasparenza tonale.
Scrive Procaccini, nel testo che presenta la mostra «Tra i miei ricordi più cari, una serie di grafiche risalenti a poco più di dieci anni fa fiori curatissimi dai petali perfetti; eppure, dignitosamente soli come anime distaccate, racchiudono mine pronte ad esplodere. cos anche per le tele, dove niente sembra lasciato al caso lei studia il tema, lo approfondisce, lo fa suo e gli d  corpo ancor prima di concepirlo. Un corpo etereo che non conosce la materia e che scomparir  nella pittura per riapparire ad opera compiuta. Soltanto allora le immagini vivacemente colorate emergeranno e si astrarranno, pronte a volar via dai toni meno accesi dei fondi. Più il colore s’impone più le forme si astraggono, come se il caso, a cui l’artista non vuole lasciar niente, eludesse la sua mano, s’infiltrasse di nascosto nelle trame della pittura e trascinasse le opere verso una libert  tutta loro».
Di.st.urb. (Distretto di studi e relazioni urbane/in tempo di crisi), è uno spazio dedicato alle arti visive annesso al circolo culturale Ferro3, si pone l’obiettivo di attirare e aggregare un ampio e diversificato gruppo, costantemente in fieri, di artisti, di critici e curatori, nonch di intellettuali afferenti ad altri ambiti e discipline interessati al confronto con i linguaggi dell’arte, adottando una prospettiva globale, ma prestando la massima attenzione anche al territorio.

Visibile fino al 24 giugno ore 11.30 – 13.00/18.00 – 22.00. Chiuso il luned.
Disturb c/o FERRO 3 Circolo Arci , Corso Nazionale 131 (primo Piano) Scafati (Sa)
infodisturb@gmail.com

Nelle foto, tre opere di Mathelda Balatresi

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