Il ritorno al Barocco, proposto quest’anno a Napoli all’attenzione degli studiosi e degli appassionati di arte è un viaggio nel tempo attraverso espressioni artistiche più e meno note ai napoletani stessi, delle quali, tuttavia, la citt  è imbevuta. Una ricca serie di eventi, dal 12 dicembre al 10 aprile di quest’anno, si snoder  nei più significativi luoghi storici della citt : Museo di Capodimonte, Museo Duca di Martina, Museo Pignatelli, Palazzo Reale, Certosa di San Martino, Castel Sant’Elmo e i vicoli e le strade del museo a cielo aperto e, per fortuna ancora nitido, della nostra incantevole citt . Mostre, itinerari, spettacoli ed eventi espositivi per le scuole rappresentano una occasione da non perdere.

All’interno di questo magnifico contenitore di eventi culturali e artistici, l’Associazione maggio della musica con la collaborazione del Polo Museale partenopeo, nell’ambito della sua mission che unisce la fruizione di musica alla valorizzazione di incantevoli luoghi d’arte, ha voluto arricchire la sua attivit  con un ciclo di quattro conferenze proprio sul barocco a Napoli.

Gli incontri si sono inaugurati sabato 9 gennaio, nella splendida Sala della Culla del Museo di Capodimonte e proseguiranno tutti i sabati, alla stessa ora e nello stesso luogo fino al 30 gennaio. La direzione artistica della rassegna è di Maurizio Piscitelli. Grandi nomi della cultura napoletana si affiancheranno alla partecipazione del Quartetto Savinio, gi  noto al pubblico degli amici dell’Associazione maggio della musica, che eseguir  brani di autori del seicento e del settecento.

A inaugurare la rassegna è stato il professore di storia moderna Guido D’Agostino, che ha affascinato gli ascoltatori con la sua oratoria colta e accessibile allo stesso tempo. Il suo intervento ha riguardato i pregiudizi storiografici sul periodo barocco e il viceregno spagnolo, partendo da Alfonso il Magnanimo, passando per Ferdinando d’Aragona, fino a giungere all’imperatore Carlo V. Il tutto accompagnato da una carrellata storiografica che ha tenuto desta l’attenzione del pubblico dall’inizio alla fine.

Il prossimo incontro vedr  la partecipazione del compositore, drammaturgo, regista ed etnomusicologo Roberto De Simone. La rassegna si concluder  con una lezione del filosofo napoletano Aldo Masullo. Un’occasione di grande respiro culturale e una opportunit  per quanti desiderano fare un tuffo nella storia, nella cultura e nell’arte.

L’ingresso è libero per chiunque abbia voglia di rivivere quei due secoli e mezzo di storia che vanno dalla fine del XVI alla met  del XVIII secolo che tanto hanno influito sul nostro presente. Sembra ovvio, ma è utile ribadirlo: senza conoscere le nostre radici non possiamo comprendere il presente cos complesso e variegato.

Nella foto, il Quartetto Savinio

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