Rientrano a casa , i capolavori del Museo di San Gennaro. Dopo Roma, Parigi, Belo Horizonte(Brasile), sono in mostra a Napoli dal 2 aprile. Registrando un boom di visitatori a Pasquetta.
La splendida mitra gemmata con 3694 pietre preziose e la leggendaria collana realizzata da Michele Dato nel 1679
con doni di alcuni regnanti di tutta Europa, la croce in smeraldi e diamanti donata da re Umberto I, il calice in oro e pietre
preziose dono di re Ferdinando IV nel 1849 di Ferdinando Castellani, la pisside con puttini in corallo gemmata di malachite
opera di Giovanni Ascione del 1931 donata da re Ferdinando II, saranno esposti insieme ad altri capolavori in modo
permanente nel Museo.
L’esposizione è curata da Paolo Jorio direttore del Museo. Opere di oro e argento di altissimo pregio, oltre a essere la straordinaria storia della fede di un popolo, esprimono la maestria artigianale e artistica degli orafi partenopei, nel corso dei secoli, tuttora presenti nell’antico Borgo degli Orefici .
Ma non solo. Questa mostra vuole essere anche un evento straordinario per la citt .

A ricevere la stampaper la preview, il duca Riccardo Luca Carafa, vice presidente della Deputazione composta da dodici rappresentanti del popolo eletti nei sei antichi seggi.
Affabilmente ha illustrato le opere con altri esperti. Il suo antenato Alessandro Oliviero
alla fine del XV secolo portò il corpo di San Gennaro prima da Avellino, poi a Benevento ed infine a Napoli.
Con l’ironia del
saggio racconta
«Con un editto reale posso entrare a cavallo in qualsiasi ora anche della notte per raggiungere la Cappella
di Famiglia o per visitare il Tesoro. Vengo a piedi e sono disponibile per ospitare chi vuole sostare nella nostra Biblioteca».

Il titolo della mostra Il tesoro di Napoli, I capolavori del Museo di San Gennaro per Napoli
esprime in sintesi l’antica
cultura e la dedizione di tanti a scrivere di filosofia, economia, legislazione o a fare arte in letteratura, poesia, drammaturgia,
pittura, scultura, architettura, musica, canto lirico o popolare di gran pregio per essere state firmate da poeti Premio Nobel e da musicisti di fama internazionale. Per la letteratura greca non sono gli oggetti che vanno definiti Tesoro ma è il suo
contenitore ossia la Citt  e per i preziosi di San Gennaro il Museo e la Cattedrale. Esempi sono il Tesoro di Atreo, le
tombe dei nobili, i sarcofagi e le Piramidi.
Napoli è Citt  Tesoro visitata e frequentata da artisti, letterati e scienziati gi  in
epoca romana, nei secoli d’oro del’700 e 800 meta di illustri viaggiatoti del Gran Tour, ed oggi da tanti richiamati da
molteplici eventi ideati e organizzati da Enti, Accademie, Associazioni e Fondazioni. E’ citt  dedita al turismo
culturale, religioso, termale e paesaggistico visitabile e frequentabile tutto l’anno.
Il Museo di San Gennaro, per tutto il
2015, offre un biglietto ridotto per promuovere la citt  e il suo straordinario tesoro.
Soli 5 euro, invece di 10, per consentire ai napoletani di ammirare importanti
raccolte d’arte al mondo e invogliare i turisti a visitare la citt , i suoi dintorni ricchi di archeologia e gustarne la cucina.

Orari
tutti i giorni dalle 9,00 alle 17,30 compreso domenica e festivi
Il
Museo di San Gennaro è in via Duomo, adiacente alla Cattedrale.

Tra i capolavori in foto, anche la celebre mitra

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