“Existenzmaximum. Il necessario” la mostra fotografica a Castel dell’Ovo interpreta i nuovi spazi del vivere quotidiano e gli oggetti essenziali che li raccontano.
In un presente in cui siamo bombardati ogni giorno da immagini, stimoli, sensazioni, siamo ancora capaci di immaginare il necessario e dargli dei confini? Qual è l’oggetto, il luogo o la persona indispensabile al nostro benessere quotidiano? Studenti universitari, architetti, ingegneri, designer e artisti emergenti insieme a personalit  di fama internazionale si sono riuniti nella Sala delle Carceri di Castel dell’Ovo a Napoli per esporre le loro personali risposte e interpretazioni del concetto di spazio minimo per una vita adeguata.
L’occasione è la mostra “Existenzmaximum. Il necessario”, prima mostra di architettura e fotografia organizzata dall’associazione culturale "11 laboratoriounoauno" e promossa dall’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Napoli, dall’Universit  degli Studi di Napoli “Federico II” e dal Distretto Tecnologico per le Costruzioni Sostenibili STRESS.
“Centocinquanta immagini per settantacinque percorsi visivi, racconti di quotidianit , nella condizione dell’abitare contemporaneo. Immagini di spazi capaci di raccontare cosa è il necessario, quali sono gli artifici essenziali, quali gli elementi indispensabili”. Il risultato è una “geografia di oggetti, un panorama di colori, un coacervo di geometrie un micro mondo di possibilit  entro cui racchiudere le diverse declinazioni del sentimento dell’abitare”. Un abitare che richiama il concetto di spazio adeguato alla vita dell’uomo che però non vuole essere necessariamente identificabile con la casa “attraverso la fotografia, strumento versatile capace di rendere la realt  atomica, maneggevole, opaca spiega Alberto Calderoni, curatore della mostra abbiamo costruito questo primo tassello analitico, indagando quali tipologie di spazi posso essere oggi considerati come minimi necessari e quali elementi siano capaci di sancire rapporti di interrelazione tra lo svolgimento della vita e lo spazio che la accoglie”.
Si parte quindi da ambienti che non sono casa, per arrivare a luoghi più abitativi, alcuni molto diversi tra loro, a cui si affiancano le immagini di oggetti indispensabili al proprio benessere secondo le interpretazioni dei singoli artisti. Sotto ogni foto le didascalie scelte dagli autori racchiudono il senso personale degli scatti, tutti imprigionati all’interno di quattro pareti di legno che creano un recinto al centro della sala, una sorta di “stanza delle necessit “, in linea con il tema dell’esposizione.
Architetti e intellettuali internazionali sono stati invitati a catturare con l’obiettivo il loro “existenz maximum”, tra loro Alberto Campo Baeza, vincitore del prestigioso premio Arnold W. Brunner Memorial per l’Architettura 2013, Jonathan Sergison, premio Tessenow 2006 insieme a Stephen Bates, Fermn Vzquez, docente di progettazione al’Universit  Europea di Madrid; architetti e docenti da Napoli Ferruccio Izzo, Cherubino Gambardella, Roberto Serino, Roberta Amirante, Giovanni Multari, Massimiliano Campi; da Palermo Vincenzo Melluso, Gennaro Postiglione da Milano, da Vienna Michael Loudon, da Glasgow Christopher Platt, da Dublino Peter Cody ed il sociologo e scrittore Francesco Morace (autore, tra gli altri, di “Che cos’è il futuro” Edizioni Mind 2013, “Verit  e bellezza” Nomos Edizioni, 2010, “La strategia del Colibr” Sperling & Kupfer, 2001, “Metatendenze” Sperling & Kupfer, 1996), da tempo impegnato nello studio e nella ricerca sulla relazione tra l’uomo e gli oggetti.
Tra le fotografie, selezionate da una giuria composta dal fotografo Gianni Fiorito e dal comitato scientifico dell’associazione laboratoriounoauno, si riconoscono pezzi d’intimit  dei fotografi, che attraverso gli scatti offrono agli occhi del pubblico una porzione del loro mondo Daria Di Gennaro, spalanca le porte della sua stanza che in 9 metri racchiude tutta la sua quotidianit , “il tutto e il niente”, insieme al necessario racchiuso in una macchinetta di caffè, “la mia droga scrive poi, posso anche vivere”. La studentessa Mumi Garzilli sceglie di non dare confini alla propria “casa”, immortalando un mappamondo quasi fosse una provocazione,perch, come lei stessa scrive, “non esiste un unico luogo. Il mio mondo è il mio luogo e se potessi superarlo, il mio luogo sarebbe l’intero universo”. D’impatto l’interpretazione di Dario D’Acierno che propone una concezione diversa del vivere gli spazi “non spazio dell’anima” ma “un pozzo sul mare”; il suo concetto di existenzmaximun è fatto di “linee nette” e “onde senza geometria” che si traducono in un anfratto buio, in cui una luce lontana illumina l’acqua, nettamente in contrapposizione con le morbide curve del corpo di una donna stesa sul letto vista da lui come “il necessario il corpo di una notte, per una notte; illuminato per sottrazione”.
Una mostra ricca di stimoli e punti di vista diversi, che svela la volont  di ridefinire non solo l            6                 è« «    oè  á«sptBLlibrineBlinkBBd dBd d«BpGBB«7Be«BEBBèMODEBHlèNOèBB» OJBe
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a forma dello spazio ma soprattutto la possibilit  della sua rappresentazione, sottraendo la casa al controllo dell’architettura e reinterpretando il necessario alla luce di un nuovo mondo, di una nuova economia, di nuovi strumenti e nuove sensibilit .

La mostra sar  visitabile fino al 21 luglio tutti i giorni dalle 10.00 alle19.00 (festivi 10.00 13.00)

GLI AUTORI
In mostra fotografie di Daniele Agretti, Patrizia Annunziata, Rosa Ascolese, Guglielmo Avallone, Marta Balis, Marco Barile, Adriana Bernieri, Luigi Calabria, Carmela Caldieri, Michela Casillo, Lucia Maria Costanzo, Alessandro Cotugno, Libia Cuomo, Dario D’Acierno, Marianna De Blasio, Marco De Palma, Maria Lucia Di Costanzo, Rosanna Di Fiore, Daria Di Gennaro, Alessandra Di Maio, Luca Di Martino, Alessandra Di Stefano Grimaldi, Beatrice Diazzi, Mario Eduardo Dominguez, Dario Escomputo, Domenico Esposito, Giovanni Fabbrocino, Paolo Ferrarini, Alessandro Formisano, Mumi Garzilli, Mariagrazia Giamundo, Gianpaolo Giorgio, Ciro Iacobelli, Nando Ianuale, Julien Kisa, Paolo Matteo Maggioni, Francesco Maglione, Francesco Miranda, Alessandra Mustilli, Simone Oliva, Angela Palmitessa, Alberto Perisano, Marco Piras, Gian Marco Prisco, Barbara Pulli, Mauro Rosso, Raffaella Ruocco, Sara Schetter, Fulvio Schiazza, Rosa Scognamiglio, Luca Sidro, Mario Siricio, Sara Siricio, Alessio Stabile, Francesca Stabile, Stefania Stridacchio, Umberto Ulisse, Manfred Walzer.

Nelle foto, in alto, uno scatto di Daniele Agretti. In basso, da sinistra, immagini di Daria Di Gennaro, Julien Kisa e Patrizia Annunziata

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