Dal giornalista  pubblicista e fotografo freelance Renato Aiello riceviamo e volentieri pubblichiamo

Sempre sul pezzo e attuale Abel Ferrara con i suoi film: il regista italo americano (di origini campane), grande amante del bel paese, del Sud e delle tante problematiche ad esso collegate, nonché appassionato da tempo della figura di Pierpaolo Pasolini, ha deciso di tornare a girare in Italia un film sull’attualità dei migranti e del loro rapporto con il paese di approdo e arrivo.
Sono trascorsi pochi giorni ormai dai fatti di via Curtatone a Roma, teatro di scontri tra forze dell’ordine e immigrati residenti nel palazzo al civico 20, con tutto lo strascico di polemiche e editoriali nazionali, ma l’attenzione viene riportata così a Piazza Vittorio, luogo di incontro, scontro e convivenza tra culture, etnie e popoli diversi nella Capitale, che è proprio il titolo del nuovo lungometraggio di Ferrara.
“Piazza Vittorio” sarà presentato Fuori Concorso alla 74esima Mostra Internazionale del Cinema di Venezia, ed è prodotto dalla “Enjoy Movies” di Andrea De Liberato con la produzione associata di Manfredi Saavedra.
La pellicola, che si avvale del montaggio di Fabio Nunziata, sarà presentata alla stampa in due proiezioni: giovedì 7 settembre alle ore 19:30 in Sala Perla e alle ore 22:30 in Sala Darsena nella città lagunare. La proiezione ufficiale per il pubblico si terrà invece venerdì 8 settembre alle  14:30 presso la Sala Grande del Palazzo del Cinema, sede della kermesse di Venezia 2017.
Piazza Vittorio è la più estesa piazza romana e si contraddistingue per la varietà multirazziale dei propri abitanti. Si trova lì infatti un insieme di etnie vicine e lontane: romani, asiatici, nordafricani, indiani rendono la piazza ed il quartiere vivace ma allo stesso tempo di difficile gestione a causa delle molteplici differenze. Proprio per la sua natura unica e variopinta è la residenza di molti artisti e di personalità legate al mondo del cinema, tra cui il maestro Abel Ferrara che ha deciso di raccontare questo mondo con la sua visione indipendente e poetica.
Il cineasta newyorkese ci offre una giornata nel cuore della Città Eterna, tra la Stazione Centrale e il Colosseo, dove Piazza Vittorio è diventata il centro e il simbolo di un quartiere cosmopolita. Un incursione in questo microcosmo – tra divi del cinema e barboni, attraverso volti e storie, passato e presente, problemi e contraddizioni – si trasforma in una riflessione attuale sull’evoluzione nelle nostre società dell’eterno tema dello “straniero”.
In foto, una scena del film

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