Non è semplice mettere in scena un romanzo, che si tratti di cinema o teatro. La giovane regista (nonch attrice) Sara Saccone ha deciso di tentare attraverso una personalissima interpretazione del romanzo ungherese intitolato “La donna giusta” di Sandor Marai, pubblicato da Adelphi nel 2004. La sua visione dell’opera letteraria contemporanea, intitolata non a caso “Quella giusta”, è andata in scena al Circolo Arcas, luogo suggestivo tra le viuzze di via Foria.
La prima, in realt , non è stata la prima lo spettacolo, infatti, che vede come protagonisti la stessa regista, Chiara Vitiello, Vito Pace ed Alessandro Palladino, è stata gi  messa in scena durante la scorsa stagione presso il Te.Co. Teatro di Contrabbando, di cui la Vitiello fa parte in prima linea. Altrettanto importante, però, è la stagione odierna, che vede lo spettacolo “Quella giusta” fare parte della rassegna teatrale “Senza Sipario” dell’Arcas tra gli spettacoli a scelta in abbonamento.

Protagonista della scena è sicuramente l’interrogativo “Chi è la donna giusta?”, domanda che caratterizza sia il romanzo che la relativa trasposizione teatrale.
Due donne per un solo uomo, amico di un quarto personaggio, che si rincorrono freneticamente sul palco modesto del circolo Arcas Marika, Peter, Judit e Lazar i loro nomi. Estremamente importante è anche l’ambientazione, una Budapest della prima met  del 1900, e l’estrazione sociale di ciascuno di loro, cosa che dar  conseguenze non poco rilevanti. Un intreccio che si sussegue e si concentra su un’unica persona, Peter, amata da due donne l’una, Marika, sua prima moglie, per amore sincero; l’altra, Judit (nonch sua serva), prima per amore, poi per interesse economico.
La figura di Lazar, amico di Peter e scrittore, da alla scena una sorta di respiro, distraendo il pubblico dal conflitto amoroso. Quattro personaggi, quattro vite condizionate dalla spasmodica e ossessiva ricerca della persona giusta, di un amore che possa colmare ogni vuoto, cancellare ogni angoscia, riscattare se stessi.
La regista a tal proposito scrive «Una riflessione anche due immagini di donna, che spesso ricorrono nella vita di ogni uomo la “donna idea”, amore ideale, colei che possiede la chiave della vera felicit , ma alla quale non ci si avvicina nella vita reale, se non con esiti disastrosi; la “compagna”, colei che da conforto, che fa sentire il proprio uomo al centro dell’universo… ma che non potr  mai essere una “donna idea” ».

In foto, alcuni scatti dello spettacolo

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