L’arte bagna Napoli. E accompagna la Coppa America con una raffica d’iniziative. Da stamattina a Castel dell’Ovo l’esposizione "Da scugnizzi a marinaretti. L’esperienza della Nave Asilo-Caracciolo", sull’esperimento
ispirato al metodo pedagogico di Giulia Civita Franceschi che tra il 1913 e il 1928 sottrasse alla strada 750 bambini per educarli, ridando loro la dignit  perduta. Nello stesso fascinoso luogo, domani alle ore 17.30, nelle prigioni, al via l’esposizione "Vele d’arte", a cura dell’Accademia della Bussola, che raccoglie 26 vele metri 2×1, dipinte ad acquerello con stampe digitali.
A Palazzo Reale, gioved 5, arrivano le "Vele al vento. Testimonianze della vocazione marinara di Napoli", con incisioni e dipinti di vascelli ‘700-‘800, alcuni esposti per la prima
>> volta.
Due i vernissage, venerd 6 (alle 12) al Palazzo delle Arti in di via dei Mille, l’universo del fumetto esplode in "Cinquant’anni vissuti Diabolikamente", realizzati da Comicon. Omaggio al re del terrore nato 50 anni fa dalla matita di Angela e Luciana Giussani. Diabolik ci sar . Tra teche di memorabilia, fotografie, totem interattivi touch-screen, poster, locandine e filmati d’epoca (restano visitabili pure le illustrazioni di Shout, proprio sul tema dell’America’s Cup). Nel pomeriggio, a Castel del’Ovo, prende il largo un viaggio fantastico tra "I mari dell’uomo" un tuffo, in 80 foto a colori, nel lavoro di Folco Quilici e nelle le sue battaglie a tutela dell’ecosistema.
E, mentre i catamarani scivolano sull’acqua, sabato 7, il Museo di San Martino far  rivivere il fascino degli antichi Arsenali nella Sezione navale, aperta al pubblico pochi anni fa. Il maniero che domina dall’altro la citt  diventa il più privilegiato punto d’osservazione delle imbarcazioni che si sfideranno nel golfo.
Sar  possibile ammirare la maestosa Galea di Carlo di Borbone, una lancia di 20 metri con intagli in legno dorato e baldacchino dipinto; il raffinato Caicco turco, donato a Ferdinando IV di Borbone dal sultano Selim III (1789-1807) e l’elegante Lancia Reale di Umberto I di Savoia, varata nel 1889, a quattordici vogatori, in legno intarsiato e baldacchino con stemma sabaudo e allegorie.
Infine, mercoled, dopo Pasquetta, alle 11, la sezione militare dell’Archivio di Stato inaugura la mostra permanente “Percorsi del mare” in collaborazione con l’Istituto Degni di Torre del Greco. E, nell’antisala dei Baroni al Maschio Angioino, fino al 13 aprile, si potr  visitare "Il vento e il vapore", mostra di grafica del XIX secolo che testimonia l’evoluzione tecnica e la pratica sportiva della vela. E i visitatori potranno ripercorrere paesaggi e vita di bordo grazie a 60 pannelli con riproduzioni originali.

In foto, una delle opere esposte a Palazzo Reale per "Vele al vento"

aggiornamento alle ore 17 del 3 aprile 2012

La recensione/Stabat Mater e la saggezza del dolore
di Maurizio Piscitelli

Con il concerto del primo aprile il San Carlo ha voluto celebrare in musica le imminenti festivit  pasquali. Lo Stabat Mater di Verdi è pagina della maturit  del grande operista in essa la lezione bachiana e dei grandi contrappuntisti si sposa con il gusto per la cantabilit  spiegata, ma non teatrale n retorica.
Nicola Luisotti ha tenuto in pugno l’orchestra e il coro del Massimo napoletano, guidandoli con sapienza e chiarezza. L’esplorazione delle dimensioni del dolore proseguivano con i Kindertotenlieder per baritono e orchestra di Gustav Mahler.
I cinque pezzi hanno trovato in Artur Ruciński un interprete intenso e vocalmente dotato, che ha saputo declinare le infinite sfaccettature del dolore, della disperazione alla rassegnata pacatezza.
Banco di prova di tanti illustri direttori d’orchestra la Quarta Sinfonia di Brahms chiude il sipario sulla scena romantica, per aprire la tradizione sinfonica a nuove e imprevedibili sviluppi. La singolarit  di questa pagina consiste nella straordinaria modernit  coniugata a un rispetto rigoroso per la forma.
Luisotti ha compiuto uno sforzo enorme per mantenere compatto l’organico sancarliano, che in non poche occasioni sembrava distrarsi, richiamandolo continuamente al rispetto di questo o quel particolare, con la tenacia e la bravura che il pubblico ha voluto ricompensare con un lungo e convinto applauso.

L’EVENTO/ARRIVA IL GATTOPARDO DI MUTI

Il più volte dichiarato amore di Riccardo Muti per Napoli, da lui definita “capitale della cultura”, lo riporta al San Carlo, per la seconda volta durante la stagione, accompagnato in questa occasione dalla Chicago Symphony Orchestra, pregiata orchestra con cui ha vinto nel 2011 il Grammy Award.
Teatro di San Carlo
Marted 24 aprile 2012, ore 20.30 (turno unico)

Programma
Nino Rota
Suite Sinfonica da “Il Gattopardo”
Richard Strauss
Tod und Verklrung (Morte e trasfigurazione) op. 24
Dmitri            6      j Shostakovich
Sinfonia n. 5 in re minore op. 47

Per saperne di più
www.teatrosancarlo.it

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