Il lavoro che svolgo per la Fondazione Plart è un lavoro complesso e non semplice. Quest’esperienza la vivo come un progetto in divenire dove come prima istanza c’è quella di stabilire dei nessi e connessioni tra persone, ambienti, situazioni e luoghi diversi.
Network di relazioni, soluzioni culturali sperimentali e aggiustate con frequenza costante.
Nelle dinamiche lavorative tendo a creare delle reti morbide dove le diverse persone cambiano, scompaiono, ricompaiono in nuove configurazioni.
Questo rende il Plart cosi’ speciale e unico.
MariaPia Incutti, il presidente è una donna forte, molto motivata e determinata. Il gruppo di lavoro completa e rilancia le idee e le intuizioni di MariaPia.
Un network che poi progressivamente si apre a ventaglio coinvolgendo soggetti locali a cui poi si sovrappongono persone che vivono in altre citt  e in altri paesi.
Questo mix è di sua natura straordinario (nel senso di “fuori dall’ordinario”) ed è diventato in maniera naturale e lieve un modus operandi che sta rendendo l’attivit  del Plart riconosciuta a livello internazionale.
Il design è in prima istanza comunicazione. Se vuoi, manipolazione. A me piace pensare che la Fondazione sia un luogo interessante e affascinante, pensato a partire dagli utenti più giovani.

*direttore culturale

Nell’immagine, particolare della struttura espositiva (crediti fotografici Plart)

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