…ma quante belle persone ci sono a Napoli! Ho appena lasciato Mauro Squillante, insegnante di mandolino a Bari e a Salerno , nonch direttore dell’Accademia Mandolinistica Napoletana, ed è stato questo il mio primo pensiero. Abbiamo parlato della nostra citt , della sua lingua, della sua forte identit  e di musica, naturalmente. La nostra conversazione nasce da una prima importante considerazione solo con uno sguardo all’indietro Napoli potr  fare il tanto desiderato salto di qualit .
CAPITALE DELLA MUSICA
Napoli e il mandolino milanese o arabo d’origine, il mandolino è napoletano di fatto e di diritto. La più antica fabbrica risale al XVII sec., quella dei Fratelli Vinaccia, poi più avanti tra il 1720 e il 1820 si contarono in citt  una trentina di liutai.
Nonostante il mandolino fosse ritenuto uno strumento popolare, la sua versatilit  permise a Mozart di inserirlo nel Don Giovanni, a Beethoven in alcune Sonatine e a Verdi nell’Otello. Ai primi dell’800 , Napoli era famosa per i suoi Conservatori ed era considerata la capitale musicale d’Italia e d’Europa. Dopo il primo conflitto mondiale e fino agli anni ’20 i liutai napoletani esportavano fino a mille mandolini alla settimana. In quegli anni il musicista-compositore-artigiano Raffaele Calace diede un forte impulso alla costruzione e alla composizione musicale per mandolino.
GLI STUDI A PADOVA

Dopo la seconda guerra mondiale, a causa dei cambiamenti economici e sociali, lo strumento iniziò il suo declino, diventando il compagno dei suonatori di concertino della posteggia napoletana e di conseguenza i liutai napoletani via, via diminuirono. Napoli non era più la patria del mandolino, eppure ancora oggi resiste lo stereotipo del mandolino legato al folklore. Per poter studiare lo strumento Mauro Squillante va a Padova presso il Conservatorio” Cesare Pollini ” quando fu istituita una prestigiosa cattedra di mandolino.
AL FIANCO DI MUROLO

Ma perch questa scelta? Mauro nasce nel quartiere Arenella, dopo il liceo si iscrive alla facolt  di Scienze Politiche e frequentando l’Universit  scopre il centro antico e ne rimane folgorato. Ha 20 anni quando la musica lo contamina fino a fargli prendere la decisione di fare il musicista. Antonio Coletti, il suo primo maestro è un mandolinista che lo orienta pressoil Conservatorio di Padova. Si laurea in scienze politiche e una volta diplomato in mandolino, il primo diplomato al sud, accompagna Mario Merola, Roberto Murolo, Consiglia Licciardi…
IL RILANCIO DELL’ACCADEMIA
Arriviamo all’inizio degli anni ’90, gli anni del primo Bassolino, quando Giulia Parente è assessore alla cultura e De Simone, direttore del Conservatorio San Pietro a Majella, Mauro d  lezioni gratis ai ragazzi meno abbienti gli stessi che formeranno la prima classe di mandolino presso il Conservatorio di Napoli. Ora il suo obiettivo diventa chiaro, vuole diffondere lo studio dello strumento al sud. Insieme ad altri mandolinisti nel 1992 recupera e diventa presidente dell’Accademia mandolinistica napoletana fondata nel 1929 per iniziativa di Raffaele Calace. L’Accademia, sotto la direzione artistica del violoncellista Leonardo Massa, ha portato il mandolino, quale strumento di tradizione colta, in importanti sedi internazionali New York, Colonia, Francia, Germania e sono state fatte registrazioni per emittenti italiane, francesi e tedesche.
UN MASTER AL SUOR ORSOLA

Altro obiettivo raggiunto da Mauro il mandolino entra all’Universit  con la Prima Edizione del Master in Pedagogia della Musica organizzato dall’Universit  Suor Orsola Benincasa in collaborazione con l’Accademia mandolinistica napoletana. Il Master parte nell’ ottobre 2015 e sar  tenuto da docenti di fama internazionale che svolgeranno lezioni pratiche e teoriche, coordinate da Squillante. Quasi una missione la sua, ha legato il suo nome allo strumento e mi sorride quando mi parla del suo mandolino, un Donato Filano del 1773 ,curato dal suo liutaio di Port’Alba, “Anema e Corde “.
E’ un idealista Mauro e Napoli ha bisogno di persone come lui per non essere più la pallida immagine di quello che è stata. Riscoprire e valorizzare il mandolino liberandolo dalla patina folkloristica oleografica significa restituirgli dignit  per poterlo consegnare alle future generazioni come strumento principe dell’identit  sonora della citt  di Napoli. Grazie Mauro.

Per saperne di più
www.maurosquillante.com

www.casadelmandolino.eu

www.facebook.com/Accademia-Mandolinistica-Napoletana-82514718416/timeline/

Nelle foto, alcune immagini di Mauro Squillante

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