Si danza al museo, in attesa del primo centro coreografico internazionale di Napoli è questo infatti l’obiettivo di Bruno Valentino Perillo, direttore del concept Flusso Dance Project, che a partire dal 22 maggio porta in citt  il gotha della danza contemporanea mondiale.
L’evento dal titolo “L’avanguardia della danza al Plart” è stato presentato oggi, 5 maggio, nella sede del museo della plastica che gi  in occasione della sua inaugurazione, poco più di un anno fa, aveva ospitato una performance del ballerino. Talento napoletano trapiantato all’estero dall’et  di sedici anni, Perillo è tornato nella sua terra carico di esperienze internazionali prestigiose una su tutte Mudra di Maurice Bèjart e di entusiasmo ma soprattutto di progetti concreti per una citt  che sente “pronta per fare un passo in avanti nel mondo della danza, pronta per un centro coreografico internazionale che qui vorrei realizzare, magari in uno dei tanti palazzi o chiese sconsacrate, strutture chiuse, abbandonate, che altrove nel mondo è consuetudine mettere a disposizione dei coreografi”.
Un progetto ambizioso rivolto soprattutto ai giovani “Napoli è piena di talenti prosegue vorrei tanto che non fossero costretti a andare via, come ho fatto io”.
E se il centro coreografico è ancora un idea da strutturare, l’evento ospitato dal Plart è un primo passo concreto si comincia il 22 e 23 maggio con i workshop condotti da Benjamin Lamarche, anima del centro coreografico nazionale di Nantes e simbolo della danza d’avanguardia francese. Un’occasione da non perdere per ballerini professionisti e di livello avanzato ma anche per il pubblico le sale del museo saranno infatti aperte ai visitatori che potranno non solo curiosare tra le plastiche storiche e le opere di Alessandro Ciffo in mostra, ma anche spiare un grande coreografo al lavoro con i ballerini.
Una boccata d’ossigeno per la danza anche perch, come spiega Perillo “portare i danzatori tra la gente, in sedi non ufficiali, attrae pubblico nuovo nei teatri. E’ una prassi all’estero, è ora che lo diventi anche qui”. L’evento del Plart prosegue con ospiti internazionali e stage fino a dicembre, sono previste borse di studio per i giovani talenti e una sinergia con Anna Razzi, direttrice della scuola del San Carlo che segnaler  tre allievi.
Sempre al Plart si terranno le audizioni per la compagnia di ballo di Perillo.
Fiera dell’iniziativa, la collezionista e ideatrice del Plart, Maria Pia Incutti ha commentato “E’ la prima volta in Italia che un museo si trasforma in residenza per la danza, e a chi obietta che tra plastica e balletto non ci sia attinenza, rispondo che dalla sinergia tra ambiti diversi nasce il vero percorso creativo e aggiunge credo molto nelle istituzioni d’elite, nei privati che collaborando possono andare avanti anche quando le istituzioni pubbliche sono assenti”. Sul tema interviene anche Marilena Riccio – direttrice de Il coreografo elettronico, rassegna di video arte e video danza in programma al Pan il 28 e 29 maggio che dichiara “Noi napoletani costretti a andare all’estero, torniamo nella nostra citt  carichi di entusiasmo e di progetti e poi inevitabilmente ci troviamo “intruppati” in questo o quell’altro assessorato”. Critiche aspre allo scarso dinamismo delle istituzioni arrivano anche da Michael Burgoyne “promesse di sedi che non arrivano mai e di soldi che non arrivano mai”.
Napoli, citt  del festival del teatro, tratta la danza come Cenerentola, eppure il pubblico potenziale è vastissimo, speriamo che il Plart segni l’inizio di un nuovo cammino.

Info e programma su www.flussodanceproject.com

Nell’immagine in alto, una performance della Compagnia Flusso Dance Project, in basso Bruno Valentino Perillo sul palco e accanto Perillo e Maria Pia Incutti durante la conferenza stampa di presentazione dell’evento.

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