Contestualizzazione è questa la chiave di lettura della personalissima lettura dell’Olimpiade di Pergolesi proposta dal San Carlo come inaugurazione della stagione 2011. Autore di questa ri(lettura), esecutore-autore di questo autentico capolavoro è il nostro Roberto De Simone, che ancora una volta ha messo a tiro un ennesimo bersaglio. Obiettivo primario, che ha animato De Simone in tutta la revisione dell’opera, è stato il tentativo di riportare l’opera alle usanze esecutive del tempo in cui l’opera ha visto la luce. In particolare, De Simone ha voluto evidenziare l’elemento improvvisativo, che ha attualizzato dovremmo, quindi, aver assistito a una rappresentazione che somiglia a quella che era la prassi esecutiva del tempo, farcita di improvvisazioni, di intermezzi, di presenze in scena di fatti e personaggi estranei alla vicenda. Del resto, senza una sorta di “stenografia” musicale, che veniva poi “letta” e interpretata dagli esecutori, non sarebbe concepibile la velocit  con la quale i musicisti completavano le partiture di pezzi lunghi e complessi, come appunto le opere. De Simone ha voluto ricreare quell’atmosfera che dovevano respirare gli spettatori del Settecento, che andavano ad assistere non soltanto alla rappresentazione di un’opera, ma alla performance di un cantante. Questo elemento spiega anche la popolarit  di alcuni cantanti, che divennero veri e propri divi ante litteram, generando un fenomeno di degenerazione che impose le necessarie riforme del teatro d’opera. bene dire che le contestazioni che abbiamo ascoltato alla fine dell’opera possono giustificarsi con gli atteggiamenti oltranzisti di chi si erge a difesa del purismo e della filologia senza considerare che De Simone filologo è, innanzitutto, e che ha voluto rispettare in sommo grado la volont  dell’autore.

Gradevoli le scene di Mauro Carosi e i costumi di Odette Nicoletti, la collocazione dell’orchestra, ben diretta da Alessandro De Marchi, efficacissimo il coro di voci bianche preparato da Stefania Rinaldi. Accettabile il cast vocale, grazie al superbo Clistene di Francesco Marsiglia, alle buone presenze di Raffaella Milanesi (Argene) e di Laura Polverelli (Licida), nonch alla disinvolta Maria Grazia Schiavo (Aristea), dalla quale, tuttavia, ci saremmo aspettati altra imponenza vocale nella celebre aria “Tu me da me dividi”. Meglio glissare sull’altra pagina nota a tutti “Mentre dormi amor fomenti” basta pensare alle interpretazioni di Simone Kermes per impallidire. Ecco quello che forse è mancato a questo spettacolo un cast di voci migliori, che avrebbero potuto rendere questo evento ancor più straordinario.

In foto, Roberto De Simone, regista dello spettacolo

PROSSIMI APPUNTAMENTI

marted 25 gennaio 2011, ore 20.30 (turno C)

gioved 27 gennaio 2011, ore 19.00 (turno B)

sabato 29 gennaio 2011, ore 19.00 (turno D)

In foto, una scena dell’Olimpiade riletta da Roberto de Simone, ripresa da Luciano Romano

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