Quando frequenta il liceo artistico a Napoli, inglobato, negli anni Cinquanta, nel palazzo dell’Accademia di Belle arti di via Costantinopoli, Rosa Panaro si accorge di quanto l’arte sia ancora maschilista. Avvertendo l’ostilit  di un docente che mette in guardia i suoi allievi dall’insidia femminile "Queste invece di andare a fare la calza, vi rubano spazio" . E da allora, quando le studentesse d’arte erano rare, fino a oggi, il suo cammino artistico si è sempre intrecciato con un percorso di emancipazione e affermazione della creativit  femminile di cui propone testimonianze nel ristorante civico 141 di Scafati, in corso Trieste 141, per l’esposizione “Donnart”, allestita fino al 6 giugno.
Tra queste, una salamandra in cartapesta, materiale che insieme alla terracotta abita, ininterrottamente da anni, il suo mondo di esploratrice della scultura, di scultrice capace dirinnovarsi, come Clara Rezzuti, anche lei protagonista dell’evento e anche lei formatasi all’Accademia napoletana, qualche anno prima di Rosa, concentrata, però, soprattutto sui sentieri della pittura.
Di Clara la suggestione tenera e poetica dei colori prende forma nelle emozioni di un sofisticato acquario e si confronta, insieme alle sculture di Rosa, con la sperimentazione di due artiste salernitane quarantenni, in un sorprendente dialogo creativo, come se non esistesse nessuna differenza generazionale.
Anna Coppola e Maria La Mura sono le altre due protagoniste dell’iniziativa organizzata da Ernesto Terlizzi, quarta manifestazione artistica realizzata al civico 141, di cui rester  per i clienti un segnalibro come omaggio.
Delle loro proposte, in un intervento che accompagna “Donnart”, Vincenzo Ruggiero Perrino scrive “Anna Coppola, recentemente vincitrice del “Premio Arte 2012”, propone delle installazioni, frutto del felice connubio tra vocazione artistica e maestria… I reticoli di materiali plastici, attraversati da intermittenze di luci, che si incontrano e si scontrano, la “pesantezza” dei materiali impiegati per far forma alla visione tutto concorre nel rendere visibile questa rete luminosa, simbolo delle reti virtuali e sociali che ingabbiano l’uomo contemporaneo…
Maria La Mura espone incisioni, provenienti da percorsi antichi, accanto a ceramiche dall’impianto concettuale e visivo abbacinante.,,, accanto a segni tracciati con evidente sensibilit  e grazia, vi è un lungo, paziente e attento lavoro sulla materia… plasmata fino ad ottenere un dinamismo inesauribile di linee e forme e giungere ad una magica vivacit  cromatica. Le ceramiche sono la conferma che un rigoroso percorso di ricerca estetica ed artistica non può assolutamente essere disgiunto da una serie di acquisizioni tecniche…".
Donnarte è stata inaugurata l’otto marzo con un incontro introdotto da Linda Irace, presidente dell’associazione partenopea Tempo Libero, motore di rassegne e dibattiti che pongono al centro della riflessione l’universo femminile e i suoi talenti. Un momento di confronto importante con un pubblico attento che dimostra quanto ci sia bisogno di cultura. Nonostante sia stata cancellata dai programmi di tutti i partiti che hanno partecipato all’ultima campagna elettorale. Incapaci di proporre una vera rivoluzione, attraverso l’unica autentica ricchezza italiana.

DONNART
CIVICO 141, corso Trieste, tel.0818506366
Fino al 6 giugno, orari del locale, ingresso libero
www.ristorantecivico141.it

Nella foto in alto, da sinistra, Coppola, Irace, La Mura e Rezzuti all’inaugurazione della mostra. In basso, la salamandra di rosa Panaro e un’opera di Maria la Mura

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