Ugo Stornaiolo, autore di “Dizionarietto della dabbenaggine” (Grauseditore, pp.120, euro 10) saggista, giornalista, scrittore di narrativa, ha insegnato all’Orientale di Napoli cooperando ad attivit  umanitarie anche in Thailandia. Napoletano, si è trasferito in tenera et  in Ecuador dove ha conseguito la laurea in ingegneria elettronica per poi lavorare in alcuni paesi imparando diverse lingue e conoscendo usi e costumi differenti.
Il “Dizionarietto”, composto da brevi capitoli dalla A alla Z, è un saggio ironico in cui esamina cafoneria, scelleratezza e stupidit  diffusa tra giovani e adulti nell’era della globalizzazione. Il personaggio preso in esame è chi “tene a capa sulo pe’ sp rtere e ‘rrecchie” proverbio napoletano che indica chi non usa mai il cervello.
Allo “scemo del villaggio”, caso isolato, si sono affiancati gli “scemi globalizzati”, tantissimi, per il modo di pensare, agire, parlare, vestire, negli ultimi decenni del 20 secolo. Fenomeno gi  denunciato da Pasolini nel’60. Gli specchi ora servono per apparire nel taglio dei capelli, nell’abito, nella gestualit , molto simili al cantante, attore, sportivo del momento. Esiste solo omologarsi. «Oggi, girando per Quito, Bangkok, il Cairo, Boston, Napoli, la gente che deambula per le strade di queste e altre citt , si veste, si muove e agisce in maniera simile è distinguibile solo per i tratti somatici e la lingua». Linguaggio volgare, turpiloquio, gestacci si sono diffusi in TV e tra i politici che ci rappresentano nel mondo e, se, condannati per frode allo Stato, atti osceni, vilipendio della Bandiera, delle Istituzioni di cui fanno parte, ideatori del “Vaffa Day” sono votati al Parlamento nazionale ed europeo, applauditi per le loro volgarit , quasi idolatrati.

Il dizionario si apre con Applausi. Stupidit  e volgarit  raccolgono applausi.
Si applaude alle gaffe, al cantante, ai musicisti, all’attore, interrompendo la loro concentrazione. Applausi anche ai funerali cancellando raccoglimento e dolore. Il primo caso fu nel 1967 a Totò al suo finto funerale senza la salma organizzato dalla camorra. Wagner proib gli applausi alla fine del Parsifal e non si applaudiva al Requiem di Mozart. Esisteva silenzio assoluto ai concerti.
Jeans strappati e sbiaditi. «E’ la moda, mi è stato detto; s, ma è anche una solenne scempiaggine pagando pure un sovrapprezzo». La sciatteria degli “scemi globalizzati” cerca la bruttezza anche nella chirurgia estetica fasulla per le donne e nel taglio dei capelli per i maschi. Minigonne non adatte a tutte, spalline nelle bluse, zatteroni, pantaloni a zampa d’elefante di moda nel passato, rendevano goffe le obese. Tatuaggi e piercing sono ora di moda per la massa mentre erano simboli di appartenenza ad una fede o a una ideologia. La caccia e la pesca non sono sport ma solo il gusto di uccidere. «Se un uomo uccide una tigre si dice che sia sport; se una tigre uccide un uomo si dice che sia ferocia» scrive G. Bernard Shaw. Il gioco d’azzardo, estremamente pericoloso, è con internet e le slot-machines un rituale nocivo solitario che induce ad azioni illegali per finanziarsi oltre a procurare depressioni.
“Fotofrenesia” esamina il fotografare con i cellulari opere d’arte invece di porre attenzione a osservarle e diventa smodato in strada con veloci scatti monumenti, vetrine e spazzatura e nelle feste invitati con la bocca piena, mentre bevono, si baciano, cibi, torte e altro.

Ugo conclude con “Zombilandia”
in cui paragona il telefonino al bokor, sacerdote del vudù, antica religione di origine africana in Haiti, che cattura il cervello lasciandolo senza volont .
Gli i-pod e gli i-pad inducono bambini e adulti a giocare, ciascuno per proprio conto, per ore privandoli di socializzare causando il calo del Q.I. e creando una “generazione di scimuniti”.
Stornaiolo lancia l’allarme contro il lavaggio del cervello in uso nelle dittature e democrazie da chi eletto a furor di popolo fomenta razzismo, odio religioso, terrorismo, maschilismo.

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