Il teatro fuori degli spazi teatrali. Domenica 11 febbraio, alle 19,  a Casa Morra, luogo del contemporaneo (Salita S. Raffaele, 20C), la performance di Enzo Moscato (foto), Voci e altri invisibili che si concentra sui quei fantasmi partenopei di cui è popolata la sua poetica.
Protagonista della vicenda è Nanà, l’anima candida e reietta «giovane-vecchissima creatura al servizio ‘minuto’ delle donne di un bordello arroccato sui Quartieri Spagnoli, nella Napoli, desolata e avvilita, dell’occupazione nazista, sul finire dell’estate del 1943».
Spiega Giuseppe Morra: «Prima con il Museo Nitsch, poi con Casa Morra, la Fondazione Morra dimostra come l’arte sia trasversale, apra nuove strade per osservare, conoscere e valutare gli aspetti del mondo, mantenendo la realtà delle cose. Dal principio dell’arte come motore di rinnovamento nasce il concetto del Quartiere dell’Arte, una rete di identità culturali e creative operanti all’interno di un quartiere, nel nostro caso, la zona dell’Avvocata nel centro di Napoli, per rigenerare e riqualificare l’area urbana attraverso le pratiche dell’arte e della cultura».
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