La sala del servizio educativo del Museo archeologico nazionale ha ospitato venerd scorso gli alunni di sei scuole, che hanno raccontato e “consegnato alla stampa” i risultati del progetto (Far) conoscere Boscoreale, sito archeologico troppo spesso escluso dal circuito turistico. “L’obiettivo era quello di far emergere un’area ricca di cultura e di storia, ma ancora sconosciuta ai più – spiega Ornella Falco, dell’ Ufficio Stampa e Pubbliche Relazioni della soprintendenza speciale per i beni archeologici di Napoli e Pompei, nonch storica dell’ arte – proprio per questo ci siamo rivolti ai più giovani, coinvolgendo allievi di tutte le et , dalla scuola elementare agli istituti professionali e ai licei”.
Il risultato è una serie di prodotti multimediali, veicolo della ricchezza del sito e ottima occasione data agli studenti per cimentarsi con un vero e proprio percorso lavorativo. E cos ecco apparire sullo schermo, proiettati dal computer, i loro alter ego virtuali, che spiegano tutte le ragioni per andare a Boscoreale.
“E’ da cinque anni che propongo ai miei alunni laboratori di storia e archeologia racconta la professoressa Di Lorenzo della scuola media Salvatore di Giacomo e quando ho saputo di quest’iniziativa sono stata felicissima di partecipare. Anche perch con la riforma dei programmi è stata eliminata la storia antica dalle scuole medie e questa è stato, a mio avviso, una grande perdita”. Entusiasta anche il professor Fratello, coordinatore del progetto per l’ istituto Caracciolo-Salvator Rosa, che ha realizzato il logo e le locandine che saranno distribuite nelle scuole di Napoli e dintorni: “gli alunni che hanno partecipato spiega – frequentano tutti il biennio conclusivo del corso di grafica pubblicitaria, e per loro è stata un’opportunit  fantastica, visto che si è svolta come un vero e proprio stage lavorativo.”
Nel corso della presentazione Grete Stefani, responsabile dell’ ufficio scavi di Boscoreale, ha sottolineato come il sito sia conosciuto e frequentato dai turisti stranieri molto più che da quelli italiani e campani, chiedendosi ironicamente se la causa di questo non sia da attribuirsi alla cattiva viabilit  del posto.
Hanno aderito all’iniziativa anche il liceo Garibaldi di Napoli, l’ istituto d’ istruzione superiore Vesevus di Boscoreale, il XII circolo G. Oberdan e il liceo artistico di Napoli. “Quest’ ultimo andava necessariamente coinvolto spiega ancora Ornella Falco- perchè da fruitori del patrimonio archeologico campano, questi ragazzi si trasformeranno in breve in coloro che dovranno occuparsene, passando, per cos dire, dall’ altra parte”.

Nell’immagine in alto il logo realizzato dagli studenti, in basso alcuni momenti della presentazione

Domani è… il sabato delle idee
Appuntamento domani ore 10.30 al Suor Orsola Benincasa con il Sabato delle idee, la rassegna di incontri d’arte e di pensiero organizzata da Fondazione SDN per la Ricerca e l’Alta Formazione in Diagnostica Nucleare, Universit  degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa e Palazzo delle Arti di Napoli.
Titolo dell’incontro è Lo spazio del nomos: Dopo il saluto introduttivo di Francesco De Sanctis Rettore dell’Universit  degli Studi di Napoli Suor Orsola Benincasa, Marco Salvatore fondatore della Fondazione SDN e Marina Vergiani dirigente del Pan, il direttore del “Denaro” Alfonso Ruffo sar  il moderatore dello spazio di discussione a cui prenderanno parte Bruno Moroncini docente di Antropologia filosofica all’Universit  di Salerno, Luigi Borzacchini docente di Storia della Matematica all’Universit  di Bari, Roberto Casati Direttore di Ricerca del CNRS di Parigi (Centre National de la Recherche Scientifique ), Raffaele Cantone giudice della Corte di Cassazione ed ex pubblico ministero presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, Enzo Moscato drammaturgo, attore e regista, Marino Niola docente di Antropologia all’Universit  Suor Orsola Benincasa, Stefano Rodot  ex Presidente dell’Autorit  Garante per la protezione dei dati personali, Paolo Siani fratello di Giancarlo Siani, il giornalista de “Il Mattino” ucciso dalla camorra nel 1985 e divenuto uno dei grandi simboli della libert  di informazione e Guido Trombetti Rettore dell’Universit  degli Studi di Napoli Federico II.
Nel corso dell’incontro Paolo Siani introdurr  la proiezione del video “Per amore di verit ” vincitore del Premio “Una vita da raccontare” istituito dal Festival Internazionale del Giornalismo di Perugia e dedicato quest’anno a Giancarlo Siani e la proiezione del cortometraggio “Il camorrista nel pallone”, una parodia di straordinaria incisivit  che racconta la storia di una squadra di calcio senza scrupoli che vince partite con ogni mezzo, lecito e (soprattutto) illecito.
In occasione dell’incontro sar  inaugurata la mostra di Melita Rotondo “Io sono un filo d’erba” che rester  in esposizione all’Universit  Suor Orsola Benincasa fino al 26 Giugno.

Per saperne di più: www.unisob.na.it

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