Salgono e scendono. Passanti, persone, viaggiatori in una stazione … In primo piano due ragazzi si abbracciano, sulle scale altre due coppie. I colori accompagnano emozioni private in un luogo pubblico e la citt  si offre allo sguardo senza titolo a ciascuno la propria didascalia, suggerita dalla visione di un momento carpito dalla finzione. Davanti agli occhi una sequenza teatrale, frammento d’eterno presente nell’immagine che apre la mostra fotografica curata da Fabio Donato a Palazzo arti Napoli di via dei mille. Finalmente un evento autoprodotto e ospitato in casa, dopo i tanti importati dal resto del mondo.
L’esposizione abita nella prima edizione del progetto in cerca della memoria firmato anche da Marina Vergiani, direttrice del centro di documentazione del Pan, e Maria Federica Palestino uno squarcio metropolitano emerge dagli archivi di Palazzo Roccella, illuminando i cambiamenti urbani degli ultimi quarant’anni, attraverso video e esperienze artistiche; restituendo al pubblico la vera dimensione partenopea un laboratorio in continua trasformazione, fedele alla storia antica, sospesa tra tenebre e resurrezione.
Nel tentativo di dare forma al passato recente, la selezione di scatti s’impone da protagonista. Realizzata da un fotografo tra fotografi Donato compone un puzzle di emozioni, dando spazio al sogno nella realt , in un dialogo continuo tra le situazioni proposte. Effusioni da teatro, seguite da tenerezze all’aperto, tra il mare e piazzale Tecchio; la sagoma di un lenzuolo protegge un’auto e rimanda a inquadrature di matrimonio giocate sul triangolo sposa, giovanissimi spettatori, fotografo, mentre il velo nuziale invade il selciato con la prepotenza di uno strascico . E la lettura s’incunea nel paesaggio urbano prima una donna; poi un uomo. Sullo scorcio del porto visto dalla zona di San Martino, si smarriscono nell’isolamento della lettura. All’improvviso, un momento di esplosione collettiva l’orgoglio napoletano inonda le strade, sollecitato dall’euforia di uno scudetto nel profumo del miracolo chiamato Maratona; ridimensionato dalla tranquillit  successiva di un vicolo dove l’attenzione di un gruppo di abitanti scopre qualcosa non svelato dall’obiettivo; o stemperato nella serenit  di un anziano che da via Caracciolo osserva un orizzonte da indovinare…
Madre di talenti d’autore in un Sud dove la committenza è rara e la ricerca nasce dall’esigenza di una passione, Napoli si distende in una successione di istanti normali la dolcezza di un cuore disegnato su un muro con due nomi e una data; la passeggiata di una bambina seguita dal suo piccolo cane; i saltelli di una ragazzina incurante di qualcosa che brucia intorno. Pure la morte, che avviene per strada, conserva il pudore di un’intimit  soggettiva. La sensibilit  mette in fuga il clamore e allarga le braccia alla poesia. Nella disperazione di una donna in primo piano (dietro una macabra nuvola di fumo) o nell’oscurit  di un traghetto che culla la solitudine di un bambino.
Un appassionante racconto in bianco e nero, con qualche spruzzo colorato. L’immaginario visivo cammina nel silenzio e s’innamora del quotidiano, senza colpi di scena.

La mostra ” Napoli senza titolo”
Ecco i fotografi
Aniello Barone
Antonio Biasiucci
Salvino Campos
Aldo Capasso
Stefano Cardone
Libero De Cunzo
Fabio Donato
Luciano Ferrara
Gianni Fiorito
Guido Giannini
Carlo Hermann
Mimmo Jodice
Oreste Lanzetta
Mario Laporta
Raffaela Mariniello
Pino Miraglia
Oreste Pipolo
Sergio Riccio
Luciano Romano
Mario Spada
Alain Volut

GLI ESCLUSI

A Palazzo delle Arti Napoli, in mostra, anche il filmato di Michele Gandin girato nel 1969 sul fotoreportage di Luciano D’Alessandro. Il fotografo, dalla met  degli anni sessanta, entra nel manicomio Materdomini di Nocera Superiore diretto dallo psichiatra Sergio Piro che in questi anni è al fianco di Basaglia, sulle “barricate”, contro i manicomi e documenta per tre anni lo sgomento dell’anima. Esperienza intensa che rompe l’isolamento di vite ripiegate nella solitudine della mente e produce il libro “Gli esclusi”.

Napoli senza titolo
Fino al 10 aprile Palazzo Arti Napoli, via dei mille 60- tel. 0817958605- info@palazzoartinapoli.it
www.palazzoartinapoli.net

Nelle foto, da sinistra, scatti di Luciano Romano e Fabio Donato

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