Freak Out Magazine nasce nel 1989, proprio vent’anni fa, quando un gruppo di giovani appassionati di musica si riunisce con l’idea di fondare una “fanzine” fotocopiata, una piccola rivista amatoriale a tiratura ridotta, in cui si parli di musica e solo di musica. Poi la piccola rivista comincia ad essere stampata in ciclostile e a produrre più copie.
Adesso “Freak out” (in italiano, da sballo) è un magazine stampato in off-set e distribuito gratuitamente su tutto il territorio nazionale, con una tiratura di diecimila copie, a cadenza trimestrale. Ed è anche un portale internet, aggiornato quotidianamente, all’indirizzo www.freakout-online.com.
Editore della rivista è l’Associazione Culturale “Effe O” che dal 1995 ha affidato la direzione editoriale a Giulio Di Donna, che si avvale del lavoro di Roberto Calabrò, nel ruolo di direttore responsabile, e di Daniele Lama, nel ruolo di caporedattore. E tantissimi sono i giovani giornalisti che vi collaborano.
Non è cambiato però, in vent’anni di storia, l’interesse ed il nucleo d’origine della rivista: la musica, in particolare quella indipendente, quella che si tira fuori dall’editoria “mainstream”, quella che si auto-produce e che ha un pubblico più vasto e di un livello molto più che discreto.
Stasera (venerd 3 luglio) “Freak Out” festeggia i suoi vent’anni di attivit , all'”Arenile” di Bagnoli, in un festival (“Freak Out Festival”) che ha in programma, dalle 19 in poi, al prezzo simbolico di 5 euro, una serata in cui live music, dibattiti, sole, mare, food & drinks si uniranno festosamente, insieme a tanti ospiti di livello internazionale.
Ad aprire la serata saranno proprio quei Buzzcocks (gruppo punk rock, formatosi a Manchester nel 1976) che con il loro EP "Spiral Scratch" furono il primo gruppo inglese a fare un rock veramente “indie”, il simbolo del “do it yourself”, che è da sempre marchio di fabbrica del magazine.
Ci saranno ancora i Langhorne Slim, Le Loup Garou, storico combo napoletano di avant pop, gli Atari, il cui primo lavoro è nato con “Freakhouse Records”, “emanazione” diretta del magazine.
Non mancheranno dibattiti e discussioni sul concetto dell’ “indipendenza”, un’indipendenza che è da ricercare soprattutto, ma non soltanto, nell’ambito musicale, e che è da vent’anni l’ideologia portante del “Freak Out Magazine ” e di tanti altri giornali musicali (e non solo!).

Nella foto, la copertina di Freak out

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