Arriva a Napoli il libro di Gaetano Di Vaio. Dopo aver presentato l’anteprima qualche mese fa a Trame, festival di Lamezia Terme dedicato a testi sulla mafia, l’autore propone alla Feltrinelli di Via S. Caterina a Chiaia, 23 (tel. 081.2405411) Non mi avrete mai(Einaudi, pag.335. euro 14,88) luned 16 settembre, alle 18. Il romanzo pesca dalla vita, la propria, e pone al centro di queste pagine, Salvatore Capone, il suo alter ego che nasce in un quartiere dalla fama malavitosa, Scampia, marchio infamante sulla pelle di qualsiasi neonato venga alla luce qui, malgrado in questa zona abitino anche tante persone perbene.
Salvatore è il sesto di dieci figli, con padre disoccupato e il suo cammino è una corsa spericolata nel malaffare che nessuno riesce a fermare. Piccolo delinquente gi  a nove anni, con un intenso percorso di furti fino al “redditizio” spaccio di droga. Dai riformatori al carcere, fino ai centri d’igiene mentale, le tocca tutte “le strade della redenzione”, ma lui non vuole essere salvato. Ogni volta che è dentro, riesce a tirarsi fuori. La fuga è il suo mestiere e a fianco c’è sempre Lucia.
Romanzo scritto a quattro mani con il regista e sceneggiatore Guido Lombardi (anche lui partenopeo) dove Di Vaio riannoda i fili di una lunga memoria che inizia nel 1968 a Piscinola (altro quartiere dove “sbandare” non difficile), anno in cui nasce, destinato -sembra- a un avvenire criminale dal quale riesce a sottrarsi sbarcando nel mondo del cinema come produttore indipendente. Tra i suoi film, L -bas, Leone del Futuro alla Mostra del Cinema di Venezia nel 2011.

In foto, la copertina del libro (particolare)

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