L’avanguardia teatrale. Venti anni di storia culturale a Napoli visti sulla scena nella mostra “Due teatri, un regista. Napoli Teatro 1963-1985”,
che l’Accademia di belle arti di Napoli (in via Costantinopoli 107) propone da oggi (inaugurazione 17.30) per il ciclo espositivo “I Maestri dell’Accademia”. Protagonista, Gennaro Vitiello (Torre del Greco, 1929 -Napoli, 1985).

Fin dal 1964, il teatro Esse fu per Vitiello territorio di ricerca e sperimentazione insieme ad altri che erano o sarebbero stati anche docenti in Accademia (Anna Caputi, Antonio Capodanno, Carlo de Simone, Giovanni Girosi, Odette Nicoletti, Mario Miano).
Gli allestimenti di Moscheta del Ruzante, messo in scena con la collaborazione degli operai dello stabilimento AERFER di Pozzuoli nel febbraio del 1965, la Magia della Farfalla di Federico Garcia Lorca del dicembre 1966, I Cenci di Artaud, I Negri di Genet, Medea del 1970 sono esperienze fondamentali per comprendere la sua opera.
DAL CENTRO ALLA PERIFERIA
E con gli anni 70 arriva il vento del cambiamento e del dibattito sul Decentramento dal teatro Esse di via Martucci Vitiello si sposta a Torre del Greco e nasce la Libera Scena Ensemble.
Il clima politico e culturale del paese cominciava profondamente a mutare e Vitiello, con precoce intuizione, ne andava interpretando gli umori, passando dalla cantina off della Napoli “bene” al teatro laboratorio di periferia. Sono gli anni in cui condivise la ricerca sulla dimensione civile dell’arte scenica con Riccardo Dalisi (Ur Faust 1973, La Morte di Empedocle 1973) e Salvatore Emblema (Padrone e sotto, 1975). Tra gli allestimenti di maggior rilievo della cooperativa teatrale Libera Scena Ensemble si ricordano Mamma’ chi è del 1978, La storia di Cenerentola alla maniera de del 1979 (adattamento da Dodici Cenerentole in cerca d’autore di Rita Cirio ed Emanuele Luzzati), Woyzeck di Buechner.
BOZZETTI E FOTO DI SCENA

A cura di Giovanni Girosi e Paola Visone, la mostra promossa e organizzata dall’Accademia di Belle Arti di Napoli in collaborazione con l’associazione Scena sperimentale Gennaro Vitiello presieduta da Cordelia Vitiello – riunisce un’ampia documentazione costituita da bozzetti, manifesti, foto di scena, documenti (lettere, progetti, statuti, etc.) che, indagati nell’ambito di un più ampio progetto di ricerca, ripercorrono e ricostruiscono significativamente alcuni momenti della storia della Scuola di scenografia dell’Accademia di Belle Arti di Napoli – fondata nel 1816 da Antonio Niccolini – tratteggiando il volto umano e professionale di Gennaro Vitiello.
Completa l’esposizione il catalogo ricco di immagini ( pubblicato da Vereja Editore) curato da Giovanni Girosi e Paola Visone, con un’introduzione di Giovanna Cassese e presentazioni di Sergio Sciarelli e Cordelia Vitiello. Un occasione per riflettere su un passato ancora vivo e ricco di spunti.
PASSATO E INNOVAZIONE
Lo sottolinea Giovanna Cassese.”Aver ricostruito questo segmento di recente storia dello spettacolo partenopea, è parte di un progetto più complessivo che vede impegnata questa direzione in una volont  di riappropriazione del passato per trovare le ragioni dell’innovazione nel futuro. Questo evento segna l’avvio di un ciclo di esposizioni dedicate alla Scuola di scenografia, per mettere a confronto la ricerca delle nuove generazioni con la preziosa lezione dei maestri di ieri”.

Due Teatri, un regista. Napoli Teatro 1963-1985″,
Una mostra documentaria su Gennaro Vitiello dal Teatro Esse a Libera Scena Ensemble

a cura di Giovanni Girosi e Paola Visone

Dal 24 gennaio all’8 marzo
Orari dal luned al venerd ore 9.30-17, sabato ore 9.30-12.30, chiuso domenica.
Ingresso libero

In foto, La magia della farfalla messa in scena al teatro Esse nel 1966

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