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Daniela Pergreffi e Giuseppe Gaeta

Arriva a Napoli “Un biglietto dal Purgatorio”. Il progetto nasce dalla collaborazione tra il Complesso museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco in via Tribunali 39 e l’Accademia di Belle Arti di Napoli, con il supporto dell’associazione Progetto Museo.
Il progetto, finanziato con la vendita dei soggetti vincenti della iniziativa “cartoline dal Purgatorio”, anno 2014/2015, è a cura del corso di Illustrazione di Daniela Pergreffi con gli studenti del 2° anno del corso di Design della Comunicazione, grazie al coordinamento di Enrica D’Aguanno e alla collaborazione di Rita Tomasulo.
Ogni biglietto, ricevuta di pagamento, diventa ricordo della mostra visitati, città anno e giorno. Il suo disegno e firma del designer lo trasforma in un pezzo d’arte gradevole come i piccoli manifesti, locandine, gadget di teatri, cinema, ristoranti, prodotti pubblicizzati dei primi anni del Novecento firmati da noti artisti anche del Futurismo.
Oltre a privati collezionisti, esiste da anni “Il museo dei biglietti dei musei” di Patrizio Mazzanti, possessore di alcune decine di migliaia di biglietti, la Raccolta Bertarelli a Milano con alcune centinaia di biglietti anche ottocenteschi. In queste collezioni si conserva la memoria, l’evoluzione, la storia della grafica dell’immagine pubblicitaria.
Il Complesso del Purgatorio offre agli studenti dell’Accademia l’opportunità di realizzare ed esporre le loro opere, di far circolare il risultato dei loro studi, la possibilità di misurarsi con le istituzioni e col pubblico. La mostra fa conoscere a turisti italiani e stranieri un altro aspetto della cultura napoletana: il culto delle anime del Purgatorio, la presenza di antiche catacombe, tombe e piccoli cimiteri nei conventi di suore di clausura con teschi di neonati, nelle chiese monumentali e in quelle meno note tra cui Santa Marta e dei cimiteri di ebrei ed inglesi, presenti anche nelle attività commerciali della città. Il culto del Purgatorio ha varie spiegazioni.

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Alcuni dei biglietti esposti

Il napoletano, costretto nei secoli a vivere una vita da inferno per calamità, miseria, guerre, si augura il Purgatorio e non il Paradiso cosciente di non meritarselo per adorare i Santi con riti pagani e festeggiando a tavola, avere come protettrice della città Partenope, leggendaria Sirena, conoscere più la Smorfia della Bibbia, concedersi ai piaceri della carne non ai ferri ma a letto senza distinzione di sesso. La bigotta prega per le anime di chi non conosce, convinta che i suoi parenti siano entrati subito in Paradiso. Questo strano culto lascia intuire l’originalità dei biglietti ideati da giovani che rende interessante visitare la mostra di circa 20 studenti.
Sabrina Cappiello propone un teschio avvolto nel rosario posto su un velo nero ricamato finemente. Vincenzo Ferraro tre teschi come zucche colorate. Per Anna Alipetta la Morte,  giovane sposa con lungo velo bianco su fondo rosa, offre felicità a chi soffre, giace a letto da anni, a chi è solo.
Raffaele Vittoriosi ricorda i tanti morti in mare. Il più suggestivo e più attento nella progettazione è il biglietto di Chiara Nocella. Un timido fiore di campo con la corolla rivolta in giù e una candela segata a metà simboleggiano la morte di un giovane, la fine del profumo della sua vita, delle sue molteplici esperienze, l’assenza di luce e fuoco che illuminano e alimentano amori, passioni, ricerche, invenzioni, voglia di fare arte.
«Questa iniziativa- spiega il direttore dell’Accademia, Giuseppe Gaeta– rientra nella strategia culturale che l’Accademia di Belle arti sta portando avanti in questi ultimi anni: costruire quello che io chiamo il rapporto virtuoso tra pubblico e pubblico, tra enti pubblici che hanno bisogno di realizzare non solo sistemi di rete integrati e operativi, ma anche delle progettualità che diventino occasione di crescita culturale, civile, professionale per gli studenti, migliorando l’offerta e della comunicazione dei servizi che possono offrire.  L’idea del biglietto si inscrive in un sistema di elazioni che abbiamo avviato come quella con il Comune di Napoli orma consolidate, per il quale progettiamo la comunicazione di eventi come Maggio dei Monumenti, forum delle culture, l’estate a Napoli, festival del bacio. Cerchiamo di coniugare l’esigenza di costruire competenze estetiche e artistiche con quella di creare professionalità riconoscibili. Oggi sempre più richieste sono le competenze estetiche e quindi bisogna dare loro anche una valenza di tipo anche professionalizzante, lavorando su progetti che hanno ricaduta reale. Ciò significa alimentare, con questi strumenti, un curriculum tempestivo, riconoscibile che molto spesso fa la differenza nel confronto con il mercato del lavoro».
Un  sodalizio  già collaudato, quella con il complesso  di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco.  «Due anni fa- sottolinea Pergreffi- abbiamo lanciato l’idea delle cartoline ora in vendita al bookshop, che sono state selezionate sempre per questo complesso. Crediamo che la formazione con una ricaduta reale sul territorio abbia un valore molto più profondo, motivando i ragazzi. Nel mio corso in particolare, “giochiamo” a fare noi gli editori, creando committenze virtuale. Quando la committenza è concreta, in questo caso stiamo creando un biglietto per questo posto, vediamo che il livello di impegno e di qualità del lavoro si alza moltissimo. Sono motivati perché sanno che veramente uno di loro diventerà autore di questo biglietto, e possono votare tutti, sino a febbraio. E tutti i turisti che lo compreranno magari se lo conserveranno».
Una tappa importante per il giovane autore che sarà  scelta dai visitatori. Chiunque, entrando nella chiesa,  potrà  votare  affidando la sua scelta a una piccola urna. C’è tempo sino alla fine di febbraio.

 

 

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