Napoli si mobilita per chi è stato colpito dal terremoto. Bruciano sulla ancora sulla pelle le ore di angoscia che seguirono il 23 novembre del 1980 in Irpinia, mentre nel tempo si contavano i morti in una terra messa in ginocchio dalle scosse. E dalla prima pagina del quotidiano “Il Mattino” il titolo “Fate presto” non solo allertava le coscienze ma diventava anche simbolo artistico (con Andy Warhol) della mostra “Terrae Motus” voluta dal gallerista Lucio Amelio.

Dall’estero, riempivano i treni lunghe file di giovani che volevano portare aiuto alle popolazioni straziate dalla furia della natura ma spesso intralciavano operazioni di soccorso reale.
Mentre l’irresistibile voglia di colonizzazione anche nell’aiuto faceva circolare in televisione riprese che mettevano a nudo l’indigenza e il dolore di chi era al centro di un dramma. Bocche sdentate riprese in primo piano annullavano la dignit  di un dolore che al Sud deve essere sempre sopra le righe.
Di quei giorni a Napoli e dintorni non si è persa memoria. Ritorna forte il ricordo della drammatica ricerca dei corpi sepolti tra le pietre alla notizia di un bimbo che sotto le macerie provocate dal sisma di stanotte nel centro Italia ad Amatrice che chiede disperatamente di essere aiutato, mentre sotto gli edifici distrutti si continuano a estrarre cadaveri e a contare finora 73 vittime, tra cui molti bimbi.

La solidariet  sotto il Vesuvio non va in vacanza.
Cos la terza municipalit  invita i cittadini a raccogliere tutto il possibile da inviare a quel pezzo di Paese devastato vestiti per bambini , tute, stivali, scarpe, coperte, sacchi a pelo, pile, torce, guanti da lavoro,
prodotti sanitari, scatolame, assorbenti. pannolini , succhi di frutta, pasta, olio, latte, riso
omogeneizzati , merendine, giochi. Un appello che parte da un raccomandazione tutto deve essere nuovo. I generi di prima necessit  saranno raccolti il 25, 26 e 27 agosto, dalle 10 alle 19. Ecco i punti di raccolta Centro sociale Insurgencia (Via Cardinale Prisco), Chiesa Padri Rogazionisti (Viale dei Pini), Sede III Municipalit  (Via Lieti 97), Comitato "Insieme per i Ponti Rossi" (Via U. Masoni 77).

In foto, soccoritori al lavoro tra le macerie. In basso, un’immagine del terremoto in Irpinia

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