Il direttore della Reggia-Museo e del Real Bosco di Capodimonte Svain Bellenger è instancabile. Quattro giorni prima aveva formalizzato un accordo con la Costa Crociere, che si è impegnata a dare adeguata pubblicit , sia a bordo delle sue navi sia nelle agenzie sue partner, a Capodimonte, per poi trasportarvi, in comodi pulmini, i suoi crocieristi. Ed ecco che gi  i giornalisti vengono invitati ad assistere al convegno che ufficializza l’incontro tra Bellenger e gli imprenditori del Distretto Commerciale di Nola. Il convegno, “L’impresa incontra l’arte”, ha mostrato la realt  economica e l’utilit  sociale di enti importanti il Distretto Commerciale di Nola, gli Amici di Capodimonte e il Museo e il Real Bosco di Capodimonte. Del Distretto è noto soprattutto l’ultimo nato (nel 2007), il Vulcano Buono, che, dedicato al commercio al dettaglio, è uno dei più grandi ipermercati d’Europa. La sua forma, una sorta di cono schiacciato, che ne suggerisce il nome, è stata creata dal famoso architetto Renzo Piano. Una caratteristica ne è anche la piazza centrale, pensata come luogo di ricreazione e incontro del popolo-consumatore. La finanziaria Cisfi ne possiede il 55%, mentre il restante 45 % è delle Gallerie Commerciali Italiane, di cui, però, il 51 % è del gruppo francese Auchan.Il CISFI è la finanziaria del CIS, (Consorzio Ingrosso Servizi), che del Distretto Commerciale di Nola è la parte fondativa.
La sua nascita risale al 1986, quando numerose aziende, all’incirca 350, soprattutto proprietarie di negozi siti al centro di Napoli, vollero trasferirsi in un luogo più ampio, dotato di utili servizi di sistema, come guardiania, manutenzione, energia … , che consentivano loro un risparmio sui costi individuali.
L’Interporto Campano nacque nel 1999 ed è essenziale alle altre due realt , riguardando la movimentazione delle merci, che attua attraverso i diversi tipi di trasporto, ferroviario e su gomma, mentre è in comunicazione con l’aeroporto di Capodichino e il porto di Napoli, che sono a poca distanza. Tale situazione permette all’Interporto di essere connesso con ogni parte del mondo.
Ho ricavato queste notizie da una elegante pubblicazione, che ne tratta ampiamente, facendone una attraente pubblicit . La pubblicit , infatti, è l’anima del commercio; e anche questa è un servizio di cui si avvalgono tutte le aziende che fanno parte del Distretto.
Presidente delle tre componenti il Distretto di Nola (il Cis, l’Interporto e il Vulcano Buono) è Gianni Punzo, che ne è il creatore. E’ un napoletano doc e viene considerato molto intelligente e scaltro, un po’ guappo e un po’ signore. Punzo, leggendo il suo discorso ufficiale, afferma che la cultura ha un grande valore e ne può apportare alla merce in vendita una verit  inconfutabile.
Poi parla, a braccio, della figura dell’imprenditore, ovvero di se stesso e del coraggio che occorre per avere successo. E si mostra come esempio «Sono partito da via Firenze, che è in un quartiere popolare, e ora abito a via Petrarca, una strada di vip ci ho messo trent’anni per fare otto kilometri». Nel frattempo è passato dai supposti rapporti con il clan Alfieri a quelli reali con il clan di Montezemolo e Della Valle.
Tra gli episodi della sua vita annovera anche l’essere stato per qualche mese in galera. « E’ stata un’esperienza. E ne sono orgoglioso. Non ho accettato il patteggiamento e ne sono uscito assolto». Sembra che anche lui ami Napoli, e parla con appassionato sdegno del degrado di piazza Mercato, che è stata luogo di mercato, e allora si chiamava “Campo del Moricino”, dal tempo in cui Napoli era un libero ducato. Ora è un luogo morto, con tante saracinesche abbassate.
Purtroppo dice il vero. Infatti molti negozi sono stati costretti a chiudere, per l’attuale crisi e perch gravati da un forte aumento del costo del fitto dei locali. E sono stati aumentati i fitti anche di quelli di propriet  del Comune, come il Carminiello, che poi, ristrutturato, è stato anche dato in comodato d’uso agli islamici, che ne hanno fatto una moschea e uffici vari. Un altro edificio, il deprecato palazzone Ottieri, che tanto imbruttisce la piazza Mercato, potrebbe essere ricoperto da un ben studiato apparato di pitture (c’è stato anche il progetto con relativo accattivante disegno) che ne alleggerirebbe la mole.
Punzo lamenta anche lo stato lacrimevole dell’antico molo Beverello, che rimane inattivo, ufficialmente perch vicino a una zona militare, che di militare non ha nient’altro tranne le abitazioni che cinquanta anni fa erano abitate dalle famiglie di ufficiali di Marina e che ora sono occupate non si sa da chi e perch.
Dopo il discorso di Punzo, scorrono sullo schermo le immagini del Distretto e anche di altre, e ancora più grandi, megastrutture commerciali. Sono i porti intermodali di Amburgo, di Singapore, di Hong Kong….e tanti altri; qualcuno è porto franco, ci non è gravato da tasse doganali. Sembrano megagalattiche stazioni spaziali, in cui non si scorge presenza umana. Sono le citt -non citt  del futuro?
L’avvocato Errico di Gennaro, che è stato intermediario dell’incontro tra Gianni Punzo e Svlvain Bellenger, illustra l’Associazione Amici di Capodimonte. Essa sostiene finanziariamente, oltre quello di Capodimonte, i musei di San Martino, di Castel Sant’Elmo, della Floridiana e di Villa Pignatelli. Per sostenerli, l’Associazione cerca di ottenere anche finanziamenti da terzi. Le iniziative che sponsorizza sono spesso di ottimo livello, come il restauro di opere, donazioni, mostre, concerti, borse di studio. Attualmente sembra che l’Associazione voglia sostenere soprattutto il Museo e il Real Bosco di Capodimonte, che, essendo realt  di notevole estensione e di grande spessore culturale, possono costituire un chiaro riferimento ed essere da traino agli altri musei napoletani.
Si può diventare membro degli Amici di Capodimonte, che naturalmente è una onlus, con una spesa annua minima. Infatti si parte da 30 euro per gli studenti. Poi la somma tende a salire, fino ad arrivare a 200 euro per il socio sostenitore, a 500 per il benemerito e 5000 per le realt  con personalit  giuridica. I soci godono di diversi vantaggi, come quello di entrare gratis nei musei citati, partecipare a seminari, essere avvisati delle manifestazioni organizzate dall’Associazione … L’Associazione, in quanto non lucrativa, può beneficiare del 5 per mille dell’Irpef. Questa risorsa va via via crescendo, anche perch le opere che vengono realizzate sono sotto gli occhi di tutti e danno la sicurezza che il denaro donato è andato a buon fine.
Per ultimo, ma non ultimo per efficacia, ha voce nel convegno Svain Bellenger. Dapprima appare in un documentario, molto ben fatto, in cui mostra le meraviglie del museo e del parco. Poi, in un altro filmato, d  la parola a direttori di musei e storici dell’arte internazionali che, conoscendo e comprendendo il sito di Capodimonte, lo elogiano senza incertezze. Infine Bellenger parla dal vivo, commentando con un pizzico di amara ironia il fatto che in Italia, invece, Capodimonte, nonostante possa essere un forte attrattore turistico e portare ricchezza (è il cosiddetto petrolio), sia “un segreto ben custodito”. L’arte- afferma poi- è un potente mezzo di educazione e di civilizzazione della societ . Tuttavia ha avuto bisogno, da sempre, di mecenati.
Con la riforma Franceschini, il Museo e il Regio Parco di Capodimonte, come l’Archeologico di Napoli, il Palazzo Reale di Caserta e i siti di Pompei, di Paestum, di Ercolano e dei Campi Flegrei sono considerati enti autonomi.E ‘ vero che dapprima gli verranno erogati dei fondi per il loro rilancio. Ma non sono fondi strutturali, ci quelli che servono per la quotidiana manutenzione. E certo la Reggia di Capodimonte e l’enorme Parco per la loro manutenzione esigono molte spese. Fondi strutturali possono e devono essere i biglietti d’ingresso venduti e quello che si può ricavare dagli edifici nel Parco, dei quali sono gi  stati ristrutturati sei dei sedici esistenti.
Il direttore Bellenger sta portando avanti diverse iniziative. Tra l’altro ci sono stati i concerti per celebrare Paisiello e ora ci sono quelli del Luglio musicale. Gioved 14 ci sar  l’inaugurazione della riapertura della Sezione contemporanei del Museo. Bellenger ha pure dichiarato «Ci saranno altre importanti novit ». Quali altre sorprese ci riserver  questo sorprendente Direttore?

Nelle foto, il museo di Capodimonte e l’incontro al Distretto commerciale di Nola

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