L’avevamo lasciata con una canzone da emigrante portata nel mondo per ridare lustro a Napoli e a tesori inediti che grazie a lei hanno rivisto la luce. La più grande peculiarit  di Consiglia Licciardi, soprano leggero dalla caratura internazionale, è proprio questa la ricerca di nuove formule per esaltare quello che a oggi resta un patrimonio inestimabile. Sembra quindi un’evoluzione naturale e inevitabile il suo ultimo lavoro discografico. “Melos Antique”, è una attenta operazione di fusione e contaminazione tra villanella napoletana, musica bretone, celtica e medievale per ottenere una sperimentazione che verr  presentata al pubblico il prossimo 19 giugno alle 18.00 alla Feltrinelli di Piazza dei Martiri di Napoli.

PROFONDE RADICI E NUOVI TALENTI
Il progetto affonda le sue radici proprio nella sua tesi di laurea di specializzazione in musica da camera ed è frutto di un percorso di ricerca lungo e trasversale. Come racconta, per fare musica oggi è necessaria forza d’animo e un talento spiccato per le collaborazioni. “Avevo gi  iniziato un lavoro del genere con la classe d’arpa del conservatorio di San Pietro a Majella. Era interessante indagare sul concetto di contaminazione dei generi”, e anche sulla contaminazione delle generazioni. Proprio sulle collaborazioni, infatti, si basa la sua importante carriera. Basti ricordare duetti importanti come quelli con Sinatra e Murolo, fino ad arrivare alla ricerca messa in atto con una generazione differente che tanto ha saputo arricchire il suo percorso verso “Melos Antique”. La classe d’arpa del Maestro Maria Rosaria Vanacore è stata fondamentale, cos come è fondamentale l’apporto di giovani che hanno voglia di arricchire il suo progetto. ” Se un ragazzo vuole dare il suo contributo è ben accetto, purch sia all’altezza. La musica può farti vivere una gioia immensa, gran parte grazie proprio alle collaborazioni”. Ecco perch proprio nel momento in cui i giovani non trovano porte aperte o discografici pronti a investire rischiando, Consiglia Licciardi è pronta a portare il talento partenopeo con s per un eventuale tourne. ” Sarebbe bello aprire nuovi spiragli per questi ragazzi, anche perch hanno un percorso di studio alle spalle importantissimo”.
UNA MELODIA UNIVERSALE

Al momento però è concentratissima sul suo progetto attuale, un disco che non le ha portato soltanto nuove collaborazioni accompagnate da quelle storiche, come quella con il fratello Peppe Licciardi ma anche quella che definisce “maturit  canora”. Confessa di percepire un cambiamento vocale rispetto a “Emigranti” (il precedente lavoro discografico n.d.r.), grazie a una voce più matura e intensa dovuta allo studio e soprattutto alla musica napoletana. “Quando vado all’estero, incontro un pubblico che certamente non può comprendere i testi della musica napoletana”, eppure a ogni concerto un pubblico entusiasta applaude sincero. “La melodia napoletana è universale” e continua raccontando di come al suo interno la musica classica partenopea abbia una sorte di formula semplice ed elegante che ha solo bisogno di essere eseguita. “La musica napoletana, anche se molti la considerano musica leggera, per me è classica e non va toccata. Le partiture che mi propose lo storico Antonio Sciotti per “Emigrante” non sono state toccate”.
UN PONTE TRA PASSATO E FUTURO
Altra storia per Melos Antique, che consta di 12 brani di autori anonimi e quindi perfetti per una sperimentazione, una contaminazione. “Il compito dell’artista è proprio quello di adattare i tesori del passato al futuro, presentandoli con una sensibilit  diversa, riadattandoli dove possibile”. Dall’ascolto di Melos Antique resta proprio questo una sorta di ponte che collega non solo moduli diversi, ma anche secoli e tradizioni differenti. E non solo grazie a melodie sapientemente costruite da arpe classiche e celtiche, a percussioni, flauti, viole e violoncelli, ma anche grazie al contributo di giovani che hanno curato la grafica del progetto. Francesco Minopoli, giovanissimo grafico che vive attualmente a Madrid e ideatore della copertina del disco insieme ad Adriano Coco è solo uno dei talenti che Consiglia Licciardi ha scoperto e soprattutto ascoltato.
LA FANFARA DEI CARABINIERI
“I ragazzi hanno una creativit  pazzesca, che va capita e seguita”, ecco perch in tutti i suoi progetti c’è sempre spazio per salti generazionali, anche se delle prossime sfide non vuole ancora parlare. “Mi piacerebbe in futuro tuffarmi in un progetto sulle atmosfere degli anni ’50, ma adesso preferisco concentrami sui progetti immediati”, come la collaborazione con la Fanfara dei carabinieri. ” una cosa che davvero non mi aspettavo. L’anno scorso mi contattò la Banca Nazionale del Lavoro, coinvolgendomi lo scorso ottobre nel progetto TELETHON. Raccogliemmo, al teatro Mediterraneo, 30.000 euro per la ricerca, e per me fu un’esperienza meravigliosa perch la Fanfara è una vera fucina di talenti”. Un successo talmente grande che verr  replicato il 30 giugno nei templi di Paestum. Ancora una vo            6               lta lungo il filone della musica napoletana.

Nelle foto, Consiglia Licciardi in concerto e la copertina del suo nuovo album, Melos antique
Per saperne di più
www.consiglialicciardi.com

luned 17 giugno 2013

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