Volutamente orfano del Premio Nike, il teatro Il Primo prepara per la stagione 2013/2014 una serie di spettacoli che sono uniti da un unico filo conduttore, quello dell’identit  dell’amore e della violenza dell’anima. Si parte il 17 ottobre con “Tutto di un cretino” che vedr  in scena Arnolfo Petri in qualit  anche di ideatore del progetto e regista, nella rivisitazione de “Il diritto del più forte” di Fassbinder.
Si proseguir  con toni al tempo stesso più cupi ma decisamente più vivaci grazie a “Io e Loretta”, incredibile trasformazione di due criminali in una casa di cura, pronti a prendere l’identit  di due star della musica anni ’80. Sar  poi il turno de “La menzogna di S.A.”, il progetto di Licia Amarante che rievocher  un testo di Margherite Duras ed “Eder Speranza”, monologo scritto, diretto e interpretato da Teresa Del Vecchio.
Pippo Cangiano sar  poi protagonista, autore e regista de “La stanza dei sogni possibili” che promette faville anche grazie a una scenografia capace di seguire due storie ben distinte, una ambientata a Napoli ed una a Trieste. Ancora Petri in scena per “In nome del padre”, vagamente ispirato da “Affabulazione” di Pisolini, lasciando poi spazio a Rosario Ferro con “Bello, onesto, illibato cerca vedova ricca ed inconsolabile scopo patrimonio”, un teatro-panettone dal titolo wertmulleriano
. Il nuovo anno partir  con il progetto di Carmen Femiano che vedr  in scena Tina Femiano pronta a dar vita ai testi di svariati autori come Massimo Carlotto e Manlio Santanelli, tutti riguardanti protagoniste donne, lasciando poi il posto al connubio tra le parole di Petri e la musica di Carlo Faiello in “Rapsodia in noir”.
Scandaloso e trasgressivo, “The Houseboy” tratter  il fenomeno dei ragazzi di casa, mantenuti da coppie omosessuali mature e facoltose, per tenere a bada non solo le faccende domestiche, ma anche quelle più strettamente erotiche una nuova opera del controverso Massimo Stinco, ispirato dall’omonimo film di Spencer Schilly. A marzo “La scampagnata dei tre disperati” far  rivivere l’arte di Antonio Petito grazie alla Compagnia Bianca Sollazzo di Rosario Ferro, mentre “La confessione” far  saltar fuori un capitolo censurato tratto da “I demoni” di Dostoevskij nel quale il protagonista confessa un peccato di pedofilia.
Gi  artista applaudito del teatro, Roberto Azzurro, dopo aver vestito i panni del dandy De Castellane e di Oscar Wilde, porter  sulle tavole del Primo “Morte in bellezza tra Capri, Napoli e Venezia”, un lavoro che metter  a confronto due opere immortali come “Morte a Venezia” e “La morte della bellezza”. Atmosfere grottesche e tante paillettes irradieranno “Priscilla Killer Drag” di Fabrio Brescia che avr  come protagonista Mariano Gallo, mentre a concludere la stagione agli inizi di maggio 2014, sar  ancora Carlo Faiello con “Stella Diana”.
Se alcuni spettacoli inseriti in stagione, che tratteranno più da vicino il tema dell’omosessualit , rappresenteranno “Identitaria”, rassegna ritrovata dopo anni d’assenza, non mancheranno altre realt  come “Sipari d’emergenza” che metter  in luce le nuove drammaturgie, nonch “Parole alate”, connubio interessantissimo con la letteratura a cura dell’omonima associazione teatrale e della casa editrice “Homo Scrivens”. Nonostante le mille difficolt  e la crisi, il teatro dei Colli Aminei torna più battagliero che mai.

Per saperne di più
www.teatroilprimo.it

In foto, Arnolfo Petri

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