Si svolgeranno oggi, alle 15, nella chiesa San Ferdinando di Napoli in piazza Trieste e Trento, i funerali di Pietro Golia, meridionalista appassionato, giornalista e editore che ha fondato, negli anni novanta, le edizioni Controcorrente. Amico leale e combattivo, ha sposato con entusiamo il progetto di crowdfunding Sos Partenope, per la traduzione in italiano del libro di Jean-Noël Schifano, Dictionnaire amoureux de Naples,  che diffonde lautentica immagine di Napoli, contro stereotipi e pregiudizi. E il 14 novembre 2016  ha  coordinato un dibattito per lanciarlo, con Eugenio Bennato come ambassador, alla Fondazione Made in Closter. A lui dedichiamo queste immagini.

Vola in alto tra nuvole, felice, sorridente, leggero. Si sente sollevato da ogni peso,  malgrado sottobraccio abbia un bel mucchio di libri. I suoi libri controcorrente. Che scavano nel pensiero non uniformato, libero, capace  di mettere a nudo le ipocrisie di un mondo monocorde, controllato dal successo del denaro e dei banchieri. Pietro è felice perché se ne è andato come ha vissuto, dicendo la verità, senza mezze misure, disadorna di aggettivi e avverbi. Guardando tutti diritto negli occhi.
Adesso, di fronte a lui, c’è un veliero sospeso nell’aria carico di  bambini che lo accolgono con la spontaneità di chi non ha ancora in testa categorie di esclusione. Destra, sinistra, bene, male, buoni , cattivi. Sfiora il Vesuvio che  finalmente si è svegliato, disegnando la spuma bianca di un saluto.
Pietro sale, agita la mano per ricambiare la gentilezza di quella sorpresa. E Il Vulcano non si fa attendere, espandendo nell’atmosfera la sua voce cavernosa:  «Ti sono grato per aver sempre difeso i valori di questa terra martoriata dalle bugie. Ma la tua voce non sarà dispersa. Troverà sempre qualcuno che raccoglierà la  stessa passione per l’onestà storica, aperta alle ragioni di tutti, rendendo giustizia ai vinti e alla forza dei loro ideali».
Lui non risponde, ma il suo viso si illumina. E’ la luce del coraggio di abbracciare sempre idee scomode. Compagne eterne della mente.
In foto, Pietro Golia (con il microfono) al dibattito organizzato per il progetto Sos Partenope,  Fondazione Made in Cloister

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