Uno scrittore dalla vita romanzesca che racconta la realt  senza peli sulla lingua. Tanto da essere continuamente minacciato di morte. E’ Boualem Sansal, algerino e francofono, che sar  a Napoli, all’istituto francese di via Crispi 86, marted 17 maggio (ore 18) per presentare il suo nuovo libro “2084 – La fine del mondo”, vincitore del prestigiosoGrand Prix du roman de l’Acadmie franaise 2015 e pubblicato anche in versione italiana (edizione Neri Pozza). L’evento,a cura di Silvia Disegni e Valeria Sperti (Dipartimento di Studi umanistici, Universit  di Napoli Federico II) si svolger  in francese e italiano, grazie alla traduzione simultanea.
L’autore voleva raccontare quell’assenza di libert  che tutti i giorni percepisce nel paese dove abita, l’Algeria, dove dalla dittatura militare si è passati a quella religiosa. Un’ assenza di libert  che è diventata contagiosa, oltrepassando i confini della propria terra . Per farlo ha preso come modello il romanzo 1984 di Orwell che descrive un mondo dominato dal Grande fratello, da un Partito che ha come occhi teleschermi installati all’interno delle abitazioni.
E si inventa, un impero, l’Abistan, dove regna un sistema teocratico totalitario. Il personaggio centrale Ati, tuttavia, comincia ad avere seri dubbi e sospetti sulla fondatezza di questa teocrazia e decide di partire alla conquista di una libert  nuova.
Senza nominare l’Islam o l’islamismo, costruisce una profezia lucida e drammatica.
Come spiega lo scrittore stesso «2084 rappresenta la “grande guerra” contro la “miscredenza” suona la campana a morto di tutte le civilt  precedenti e impone il regno del non-pensiero nella sottomissione obbligatoria alla volont  del Ylah e al suo rappresentante in terra, il profeta Abi».
Il libro, che ha gi  avuto grande successo, è stato definito migliore libro dell’anno dalla rivista francese “Lire”. E Sansal mercoled 18 sar  anche protagonista della conferenza”L’criture comme lecture de la vie”, dalle 9 alle 11, alla Federico II (Via Porta di Massa, 1, aula 410), nell’ambito del ciclo di conferenze “La Francia oggi, riflessioni incrociate sugli avvenimenti parigini del 13 novembre”, organizzato dall’ateneo napoletano in collaborazione con il Grenoble.

Nella foto, un’immagine dello scrittore

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