Dopo il gruppo italo francese  Guappecartò , ospito dello scorso anno, ecco Cleo T. All’Istituto francese di Napoli. Sarà lei la protagonista del concerto organizzato per la Festa  nazionale  francese  che  ricorda la presa della Bastiglia il 14 luglio del 1789, quando  i parigini misero a fuoco e fiamme la prigione, simbolo del regno dispotico di Luigi XVI e, scattò, così la scintilla della Rivoluzione. In  nome di Libertà, Uguaglianza e Fraternità, rappresentate ancora  oggi dai colori della  bandiera.
Una ricorrenza che dal 1880 vede tutti i francesi festeggiare tra eventi, giochi pirotecnici, e concerti. L’anno scorso insanguinata  dall’attacco terroristico a Nizza, in costa azzurra, con il camion lanciato sulla  folla dalla furia omicida del killer francotunisino.
Ma la Francia  non si  fa immobilizzare dalla paura e  la vita prevale sulla morte. Quindi, i festeggiamenti si svolgeranno ugualmente quest’anno ovunque, come a palazzo Grenoble in via Crispi 86, in una serata a inviti. Con la protagonista di “Shine”, spettacolo coinvolgente, basato sul suo nuovo album «And then I saw a million skies ahead» che ha attraversato l’Europa, prima di approdare in Canada e atterrare a Parigi in autunno.
Ogni volta adattato alla sede in cui si tiene, lo show mira a  costruire un ponte tra l’approccio concettuale al mondo dell’arte e l’immediatezza emotiva della musica pop. Attraverso un’esperienza interattiva. Musica, ballo, pittura, strumenti analogici e arti visive si mescolano, armonizzandosi in un’esperienza artistica e sensoriale.
Cleo salirà sul palco della sala Dumas anche sabato  15  luglio, dalle 20.30, per un’esibizione aperta al pubblico (ingresso libero fino a esaurimento dei posti).
«Siamo molto orgogliosi di ospitare per la festa nazionale – sottolinea il console generale di Francia a Napoli Jean -Paul Seytre, direttore dell’Istituto francese- un’artista eclettica e versatile. Che con la sua opera musicale riesce a abbracciare tutte le forme d’arte, dalla pittura alla danza, dalla letteratura al mondo digitale, in una contemporaneità straordinariamente suggestiva. Il suo evento rientra nel progetto dell’Institut français di apertura alla città di Napoli attraverso la residenza di artisti francesi che meglio esprimono la contaminazione e riunificazione delle arti del nostro mondo contemporaneo».
In foto, l’artista

 

 

 


 

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