“Perdersi e perdersi nuovamente. Questo è il modo per imparare l’arte”. Queste le parole guida che condurranno alla scoperta di Ken e Flo Jacobs attraverso tre importanti appuntamenti, tre visioni in 3D, significativi esempi di video arte. La Fondazione Morra – Istituto di Scienze delle Comunicazioni Visive (Palazzo Ruffo di Bagnara Piazza Dante, 89- Napoli) nato nel 1992 con lo scopo di promuovere la ricerca, la realizzazione e la divulgazione della cultura delle comunicazioni visive, sar  la sede dell’evento.
La Fondazione pone alla base della propria attivit  artistico-culturale “l’arte per amore della ricerca e della conoscenza”. Un evento considerevole, questo, soprattutto se si pensa all’importanza che sempre più assume il digitale, un modo in più per incoraggiare il dialogo tra la tecnologia e le arti.
L’appuntamento è per questo weekend; a partire dal giorno 8 marzo alle 19.30 Mario Franco introdurr  il primo programma Eternalism 3D, che ha come caratteristica principale un particolare effetto visivo, brevettato, creato attraverso la rapida ripetizione e la fusione di due immagini pressappoco uguali intervallate da fotogrammi neri.
Il secondo programma, Anagliph 3D è per venerd 9 marzo alle 19.30, un film che analizza le regole percettive che si usano in genere per la conoscenza della realt . The Green Wave (2011), ad esempio, riflette sul movimento delle onde dell’oceano spesso accomunato all’inconscio. L’evento si concluder  con l’ultimo appuntamento sabato 10 marzo alle 20.00, Nervous Magic Lantern Performance, caratterizzato da proiezioni, collage di immagini e una lampada teatrale; la luce viene trasformata in forme astratte evocando illusioni stereoscopiche e particolari effetti visivi.
Ken e Flo Jacobs hanno iniziato la loro opera filmica dagli inizi degli anni 60 entrando cos a far parte della corrente del New American Cinema, un movimento di registi indipendenti di cinema sperimentale nato negli Stati Uniti negli anni sessanta, appunto, e caratterizzato da un’aperta opposizione etica ed estetica all’industria hollywoodiana. “…Il mio interesse è per l’attimo transitorio quando ciò che è fermo inizia a muoversi”, e per raggiungere questi risultati Ken Jacobs esplora minuziosamente la storia del cinema, modifica gli apparecchi di proiezione in nuovi congegni. Jacobs sottolinea “Eisenstein – chiarisce Jacobs – ha detto che il potere del cinema si trovava nel montaggio. Peter Kubelka lo ha cercato tra i fotogrammi. Io voglio arrivare in mezzo agli occhi, mettere in dubbio le due met  distinte del cervello. Giocare con un diverso livello di percezione”.
Una continua ricerca la loro, che viene dalla necessit  nonch dalla capacit  di manipolare e dilatare il tempo e lo spazio portando lo spettatore in territori inesplorati. E da qui la speranza che la videoarte, al momento diretta a un pubblico mirato e specifico, abbia una svolta, per far s che i prodotti video non rimangano chiusi solo nell’ambito di festival e rassegne.

In foto, "nervose" proieizioni di lanterna magica

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