Se i dati sulla dispersione in Campania raggiungono cifre veramente preoccupanti, le attivit  delle istituzioni scolastiche, alle quali la societ  civile chiede sempre maggiori sforzi e impegni, raggiungono livelli davvero pregevoli.

L’iniziativa “Scuole Aperte” rappresenta un contenitore di idee, possibilit , spazi e tempi che i ragazzi possono investire nelle numerose opportunit  che le scuole mettono in cantiere. Le tematiche sono davvero molte: si va dalla cittadinanza attiva all’integrazione, dai temi legati alla tutela dell’ambiente, al disagio, alle questioni sull’integrazione e sull’educazione degli adulti.

Ed è proprio l’educazione ambientale il tema centrale del progetto ideato e condotto dal Liceo Artistico Statale di Napoli, diretto da Renato Savarese, in rete con i licei scientifici “Caccioppoli” di Napoli e “Nobel” di Torre del Greco, insieme con l’istituto professionale “Enriquez” di Portici, con la collaborazione dell’Universit  degli studi di Napoli Federico II, i dipartimenti di agraria, scienze della terra, scienza del suolo, arboricoltura e botanica.

Il progetto prevede, tra l’altro, un fitto programma di seminari, che si svolgeranno da novembre a dicembre, con al centro i temi ambientali. Qualit  dell’aria, origine, tipologia e diffusione territoriale del problema in Campania, tecniche di analisi e di risanamento.

L’occasione rappresenta un momento di riflessione mai tanto attuale nella nostra regione, che apparentemente ha superato la crisi e potremmo dire lo scempio dell’emergenza, ma che soffre di danni ambientali, perpetrati per decenni, che hanno deturpato una terra ricca di materie prime e di risorse naturali. Il progetto ha lo scopo di invitare i ragazzi a prendere coscienza di un problema che, se non affrontato con consapevolezza e senso civico, rischia di mettere in ginocchio una realt  gi  tanto sofferta. I dati parlano chiaro: una raccolta differenziata che registra percentuali bassissime rispetto alle medie nazionali e rispetto ai livelli previsti dalla normativa, ma d’altronde il degrado è sotto gli occhi di tutti. Danni alla salute dei cittadini analizzati e provati scientificamente, territori massacrati da discariche abusive e dai traffici illeciti dello smaltimento dei rifiuti.

“La scuola si apre al territorio per apprendere e partecipare, per ospitare e far sapere senza limiti o barriere”.- Cos recita il manifesto della regione Campania. I saperi e la conoscenza sono le uniche armi contro lo strapotere di un modo di affrontare la complessit  delle situazioni troppo stereotipato e poco vicino alla realt . Questi sono i pericoli per i nostri ragazzi, per le future generazioni alle quali lasciamo, purtroppo, un mondo non proprio pulito. “Ma l’impegno della scuola deve essere un volano per formare cittadini attivi e consapevoli” afferma Clorinda Irace docente del liceo artistico, che insieme con la professoressa Silvana Parente da anni è impegnata su queste tematiche. Nello specifico, il progetto prevede che i temi dell’ambiente si sposino con la dimensione artistica. Un evidente esempio di buona pratica e di riuscita autonomia scolastica. Le scuole si mettono in rete per portare avanti obiettivi comuni e speriamo che qualche passo avanti riusciremo a farlo. L’autonomia: “Un sogno per la scuola?” No, in questo caso, una felice realt .

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