Dopo due anni di lavoro intenso e silenzioso si presenta alla citt  “N”, casa museo della canzone napoletana, progetto dell’associazione Teatro stabile della canzone napoletana con
Peppe e Lucia Napolitano, in parte ancora in divenire ma concreto e gi  fisicamente esistente. Un luogo per riportare in vita la canzone napoletana d’arte, imbastardita dalle recenti metamorfosi simil-pop che spopolano in citt  e non solo, per raccontarne i maestri e gli interpreti, senza cadere nella fossilizzazione ma piuttosto cercando di allenare le nuove leve con seminari e corsi di storia e musica.

Cinquecento metri quadri divisi tra museo e auditorium, un investimento di ottocento mila euro di cui trecentociquanta (contributo anche della regione Campania e dell’Ente parco metropolitano delle colline di Napoli) gi  spesi per il recupero dello spazio: la sala polivalente del 28 circolo didattico a Chiaiano, che è stata messa in sicurezza e restaurata dopo aver subito anni di abbandono e vandalismo. E ci si aspetta che al resto del budget parteciperanno anche il comune e i privati tanto più che la struttura sar  anche momento di rilancio per Chiaiano “cos come sar  per Forcella la struttura del Supercinema che a breve riapriremo” ha dichiarato l’assessore comunale alla cultura Nicola Oddati.

Cuore dell’iniziativa è la formazione, Lello Fusco, responsabile tecnico spiega: “è un progetto socio educativo destinato agli studenti delle scuole superiori che conoscono solo la versione folcloristica o dilettantistica della canzone napoletana. L’area museale sar  uno spazio multimediale strutturato in base a otto tematiche (Parole e versi, Citt  e campagna, Generi e caratteri, Poeti e musicisti, Stili e interpreti, Napoli e i napoletani, Antico e moderno, La canzone e il mondo) all’interno delle quali sono inseriti i maestri e gli interpreti ma anche il ruolo della nostra musica nel mondo. La “casa” ospiter  invece rassegne musicali e l’attivit  didattica dedicata ai corsi di strumenti tipici come mandolino e piccola liuteria”.

Gi  dallo scorso aprile le scuole sono tornate a fruire dello spazio e l’associazione ha girato tra gli istituti del territorio per capire come gli studenti si confrontassero con la canzone napoletana e da qui partire per la strutturazione del progetto. Le prossime tappe saranno l’apertura dei corsi a febbraio 2010 e del museo entro l’avvio dell’anno scolastico 2010-2011.

Allievo di Sergio Bruni, Peppe Napolitano ne ricalca il sogno di salvaguardare la musica napoletana “la casa museo ha lo scopo di tramandare la memoria di uno stile di canto che si sta deteriorando denuncia è sotto gli occhi di tutti, basta accendere in qualsiasi momento le televisioni locali. Il progetto è dedicato ai giovani ma N sar  sempre anche la casa degli artisti di qualit “.

Si parte stasera, con Moni Ovadia, Raiz e Peppe Napolitano in un incontro su inviti che si replicher  domani, con Napolitano e i Cantori di Napoli, ore 20.30 ingresso libero. Ovadia ha commentato: “siamo tutti napoletani nel bene e nel male, Napoli ha nutrito il nostro immaginario. La cultura e la canzone napoletana testimoniano che le radici se sono fedeli a loro stesse non possono che essere universali. E’ importante riportare la canzone napoletana sui binari giusti, dopo che alcune sue forme ridondanti e un suo uso demagogico e idolatro ne hanno fatto macello: questa è una musica che si canta con l’anima più che con la voce”.

“N” è in Via Nuova Toscanella 235

Info: www.museoenne.it

Nelle immagini l’elaborazione digitale di alcuni ambienti del museo

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