Ha una storia che abbraccia passato, presente e futuro, la canapa. Fracta Major, poi Frattamaggiore, in origine era un villaggio che si sviluppò lentamente grazie all’attivit  canapiera e all’agricoltura. Dopo l’unit  d’Italia, i frattesi dotarono la citt  di servizi più moderni ed efficienti, facendo in pochi decenni dell’industria canapiera la più importante del meridione.
Agli inizi del 900 l’Italia rappresentava la seconda nazione al mondo, dopo la Russia, per la quantit  di canapa tessile prodotta. La crisi della canapa, gi  iniziata nel 1958, con la scomparsa totale della produzione in Val Padana, completò la sua fase nel 1964 quando anche la Campania fu costretta a desistere. Tra le concause sicuramente ci fu una legislazione orba, che accumunava la canapa da fibra a quella ludica, rendendone la coltivazione una pratica illegale.
Dalla seconda met  degli anni ’90 le cose sembrano essere cambiate e un rinnovato interesse riporta la canapa alla ribalta, se non per la coltivazione, almeno della cronaca. La canapa tradizionale, da fibra, ha trovato nuovi estimatori e sostenitori in seno al movimento ecologista, in quanto coltura naturale, a basso impatto ambientale che non necessita di input chimici per la coltivazione. Nel 1998, grazie al contributo Cee, si è ripresa a coltivare la canapa da fibra, tali incentivi non sono però bastati per rilanciare la canapa, in quanto l’applicazione delle leggi che disciplinano gli stupefacenti hanno scoraggiato gli agricoltori.
Intanto tante associazioni in Italia cercano di poter regolamentare la produzione della canapa su tutto il territorio nazionale. A oggi registriamo la costruzione di un impianto di stigliatura a Comacchio che va ad aggiungersi ad un altro che opera da qualche tempo a Guastalla (Emilia Romagna). In Campania Il 27 aprile 2015 nasce l’associazione Fracta Sativa UniCanapa con sede a Frattamaggiore. Il presidente, l’avvocato Nicomede Di Michele, raccoglie il testimone dello scomparso Preside Sosio Capasso, storico e appassionato dell’utilizzo della canapa.
Obiettivo principale è fare di questa pianta, dalle mille virtù, l’occasione per una ripresa economica locale, offrendo a tanti giovani l’opportunit  di un lavoro ecosostenibile. Nel libro, Canapicoltura passato, presente e futuro (testo reperibile su www.ist.atell.org), Capasso, ci racconta del suo proficuo lavoro fatto negli anni ’80 e ’90, in collaborazione con il Cnr, affinch restasse vivo l’interesse sulla canapa.
I soci dell’Associazione Fracta Sativa UniCanapa, e in primis il presidente Di Michele, credono che per la rinascita economica del loro territorio (Terra dei fuochi), non occorrano grandi aziende, piuttosto una fitta rete di micro, piccole e medie imprese impegnate in tutti i comparti possibili, dalla coltivazione alla produzione, dalla trasformazione alla commercializzazione dei prodotti derivanti dalla canapa.
L’associazione si prefigge di contribuire a realizzare questo obiettivo, mediante il lavoro e la professionalit  dei propri associati, inseriti nei vari settori di competenza, appositamente costituiti, che vanno dalla Cultura, alla Ricerca, alla Formazione, alla Divulgazione. E’ molto difficile, oggi, immaginare un’economia sviluppata che possa fare a meno del petrolio, dei milioni di alberi abbattuti ogni anno per fare la carta, e dei prodotti dell’industria chimica. Ed è altrettanto difficile immaginare una societ  senza le montagne di rifiuti, l’inquinamento e gli altri danni all’ambiente a cui siamo da tempo abituati.
Eppure una fondata speranza esiste, questa speranza ci viene dalla canapa. Con le materie prime della canapa si possono produrre, in modo pulito ed economicamente conveniente, tessuti, carta, plastiche, vernici, combustibili, materiali per l’edilizia mentre con i semi della pianta si ottiene un alimento dalle indiscusse e dimostrate qualit  nutraceutiche, come l’olio e la farina.
Il mercato, soprattutto quello industriale sembra pronto a ricevere i prodotti della canapa. Tanti i convegni e le mostre dei prodotti che si possono realizzare con il ritorno di questa coltura prestigiosa, lo scopo è di rendere l’opinione pubblica consapevole del fatto che la canapa può risolvere parecchi dei problemi ambientali che ci assillano. I prossimi 27, 28 e 29 maggio 2016, dalle 10.00 alle 19.00 si terr  al Consorzio Fracta Labor, Centro Servizi, Zona P.i.p. Frattamaggiore, la prima edizione di Canapa è, Fiera sull’utilizzo della canapa organizzato da Fracta Sativa UniCanapa con la partecipazione del Comune di Frattamaggiore, Regione Campania, Facolt  di Farmacia Federico II, CREA, Istituto Istruzione Superiore Gaetano Filangieri, Istituto Tecnico Michele Niglio, Istituto di Studi Atellani. Tre giorni di eventi culturali, gastronomici, musicali e teatrali per promuovere l’uso di un tesoro ritrovato e per poter intravedere lo sviluppo di un nuovo domani.

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