«Il 2 marzo ho scalato il Vesuvio nonostante il cielo brontolasse e la vetta fosse circondata da nuvole. Una volta giunto a Resina in carrozza, ho cominciato la salita tra i vigneti a dorso di mulo, proseguendo a piedi sul selciato materiato di lava dell’anno ’71 e gi  ricoperta di un manto di muschio sottile ma compatto, quindi ho continuato sul fianco della colata».
I MAGNIFICI CINQUE
Non si lascia intimorire dal Gigante che fuma, Goethe, nel suo settecentesco itinerario italiano, e procede, con determinazione tedesca, verso il cratere. Una ricognizione effettuata nonostante il vapore gli annebbi la vista e, malgrado le difficolt , si ripromette di tornarci. Il poeta di Weimar è uno degli autori protagonisti del Parco letterario del Vesuvio, progetto cui Matilde Lepore d  forma, lavorando dal 2000 al 2007 alle iniziative e ai pieghevoli legati ai magnifici cinque “vulcanici” (con Johann Wolfgang ci sono anche Plinio, Dickinson, Hamilton e Leopardi), declinandoli, con il marchio, in colori differenti. Uno dei tanti progetti intercettati nei venticinque anni dedicati alla realizzazione grafica.
IL BISOGNO DI MANUALIT
Va ancora a scuola quando incontra, nel 1985, all’istituto d’arte Palizzi studenti più grandi di lei che gi  lavorano per uno studio grafico. «Che bello, voglio venire a vedere com’è». Qui incontra Franco Canale, grafico e illustratore gi  affermato che le propone di realizzare oggetti di legno dai suoi disegni, assecondando cos il suo bisogno di manualit . E, in seguito, continuer  a lavorare con lui, accumulando un bel bagaglio di esperienza professionale con una gavetta che passa per fotocopie, forbici, colla, montaggio, ingrandimenti e riduzione, a mano libera perch il computer è ancora uno sconosciuto.
ARCHITETTURA DELLA CONOSCENZA
Ma che la vita abbia gi  deciso per lei è chiaro gi  da quando, per un istinto di ribellione alla famiglia che la iscrive alle magistrali, sceglie invece una scuola d’arte e si fa bocciare, pur di invertire la rotta. Ma, complice il terremoto che rende la struttura scolastica inagibile e costringe gli studenti senzatetto a seguire le lezioni in un altro istituto (al Righi) e a rendere incerto ache il livello dipreparazione, dopo la maturit  avverte le’sigenza di continuare a studiare, frequenta corsi specialistici e si iscrive anche alla facolt  di architettura. Non vuole diventare architetto, pensa solo di acquisire nuove conoscenze. Si ferma a dodici esami e, negli anni novant,a comincia a camminare con le sue gambe, lavorando per un Consorzio che si occupa di beni culturali, senza interrompere, però, la collaborazione con il maestro Canale che disegna per lei due personaggi singolari, Dicchi e Pomix, al centro di un lavoro concepito per l’Osservatorio vesuviano.
VIAGGIO IMMAGINARIO
Un viaggio immaginario alla scoperta delle aree vulcaniche campane, una favola per i ministudenti delle elementari, inanellata sulle avventure di un bimbo e di una pietra pomice animata che finiscono per uscire da quelle pagine e fondersi, diventandone la mascotte lignea. Un modo per imparare, osservando con attenzione, attraverso un gioco sbocciato da un patto tra fantasia e scienza. Ma ci sono per lei anche le copertine per i libri editi dal “Corriere del mezzogiorno”, sul sentiero dell’enogastronomia come quelle ideata per i due firmati da Antonio Fiore, critico maccheronico, nel senso letterale dell’aggettivo.
UN TUFFO IN MONDI DIFFERENTI
Ogni volta che incontra un nuovo progetto, Matilde vi si immerge, studiando i particolari del tema affrontato e scoprendo mondi diversi. Come quello della legatoria quando costruisce una brochure per Annalisa Mignogna, imprenditrice con quartier generale nel centro storico di Napoli (da piazza del Gesù si è trasferita a Palazzo Marigliano) dedita a un’arte che restituisce vitalit  a libri logorati dal tempo. Anche Capri diventa territorio da far rivivere in una microcard, utilizzando le foto d’archivio dell’azienda autonoma dell’isola uno strumento per i turisti da infilare in tasca, girando tra sentieri e viuzze. Ancora, le fate sapienti (scrittrici, attrici, poetesse, politiche, artiste) popolano i calendari voluti dall’associazione librai italiani, mentre le iniziative per l’infanzia promosse dal Comune di Napoli prendono forma in totem che raffigurano ragazzine/i e valorizzano i disegni degli scolari.
SEGNALETICA, GIOCO DA BAMBINI
I segnali si vestono di una grafica chiara, coinvolgente e creativa, dalla parte di bambini, in una collaborazione con Paolo Siani, primario al reparto di pediatria prima al Cardarelli e poi al Santobono. Cos inizia un originale design che si intitola “E’ arrivato il re dottore”. Una maniera per alleviare la degenza , creando la complicit  del gioco figli/ genitori, tra le stanze del pinguino o dell’elefante e le indicazioni sillabate e decorate da schizzi per la sala medici oppure per quella degli infermieri. Gli sponsor li sceglie il caso. Come quella banca Svizzera che pubblicizza il con            6                 è« «    oè  á«sptBLlibrineBlinkBBd dBd d«BpGBB«7Be«BEBBèMODEBHlèNOèBB» OJBe
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   B B  èîcerto di un’orchestra giovanile organizzato a Napoli e allo stesso tempo sostiene il nuovo percorso visivo per i giovanissimi pazienti, dall’ingresso all’accettazione, dal ricovero alle analisi, all’intervento, alla medicazione.
QUADERNI CUCITI A MANO
Trae linfa dall’abbraccio dorato del pittore viennese Gustav Klimt (1862-1918) il marchio -e la sua evoluzione nelle shopper- disegnato per il negozio galleria L’Esprit Nouveau di Alberta Saladino in via Calabritto, nel cuore di Chiaia, raffinato spazio dove “pezzi” del primo Novecento si mescolano al design contemporaneo. E proviene da qui la carta che Matilde utilizza per i suoi nuovi bellissimi quaderni , cuciti a mano da lei stessa e ricavati da cataloghi di vecchi parati che altrimenti finirebbero nel cestino.

La voglia di recuperare la memoria si espande ora in “Da cosa nasce cosa”, serie di “creature” riciclate dalla segnaletica elaborata per i parchi (nazionali del Vesuvio e della Sila) dove gli elementi decorativi naturalistici si posano su sagome in forex che possono fungere da sottopiatti o sottobicchieri, oppure finiscono alle pareti come articoli d’arredo. E spunta, tra queste idee, un pulcinella allegro, danzante, inscatolato, con possibilit  di essere liberato dal packaging e di restare in equilibrio su una bacchetta. Immagini immagazzinate che riprendono il volo al momento opportuno. Quando Matilde lo decide.

Flash
Matilde Lepore, napoletana, progettista grafico, art director, grafico editoriale. Settore di specializzazione comunicazione visiva e visual design. Associata all’Aiap (Associazione Italiana Design della Comunicazione visiva, fa parte del network femminile di imprenditrici, libere professioniste, associazioni “EnterprisingGirls” creato nel novembre 2014 da Francesca Vitelli, consulente, tra l’altro, della Camera di Commercio di Napoli per l’imprenditoria femminile. Ha partecipato nella primavera 2015 a “Vivaio donna”, progetto promosso dal Comune di Napoli, nell’ambito degli interventi finalizzati allo sviluppo e alla coesione col Programma “Donne per lo sviluppo urbano” (con risorse a valere sul P.O.R. CAMPANIA FSE 2007/2013 – Asse II Occupabilit ).

Per saperne di più

www.facebook.com/matilde.lepore?fref=ts

Nella foto in alto (scatto di Alessandro Migliardi) Matilde abbraccia, tra le altre sue creature grafiche, il libro farfalla realizzato per il progetto accessibilit  proposto in un bando (vinto) per il Parco della Sila la farfalla diventa simbolo della libert  di movimento. In basso, da sinistra, i quaderni realizzati con carta da parati, il pulcinella danzante e le sagome in forex

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