Nata in Lettonia e trapiantata in Italia. Lolita Timofeeva, che nel 1997 ha rappresentato la Lettonia, con una personale, alla XLVII Biennale di Venezia, arriva a Napoli. Sarà il Castel dell’Ovo a ospitare la mostra Opus Alchymicum dell’artista,  poetessa raffiguratrice dell’indagine dimensionale metafisica del mondo e della simbologia archetipica della realtà. Dal 27 ottobre al 2 dicembre 2017.
Patrocinato  dal Consolato Onorario della Lettonia a Napoli, l’evento è organizzato da Kengarags in collaborazione con l’Assessorato alla Cultura e Turismo del Comune di Napoli e alla Fondazione La Verde La Malfa, in collaborazione con il Touring Club Italiano di Territorio di Bologna.
Per la prima volta sotto il Vesuvio,  44 opere su carta realizzate con il caffè e 27 tele dipinte propongono un’idea nata durante il primo viaggio dell’artista a Napoli (nel 2005), visitando  la Cappella Sansevero, affascinata dal pensiero di Raimondo di Sangro (Torremaggiore, 1710 – Napoli, 1771), settimo principe di Sansevero, inventore, alchimista, letterato, geniale ideatore del monumento che  le ispira un nuovo percorso artistico. Tra sogno, incubo e allucinazione.
Un viaggio umano e spirituale, caratterizzato da colori vivi, atmosfere cupe, personaggi suggestivi. Tempo e spazio si legano nel dinamismo dell’azione,  in una dimensione surrealistica. In cerca del mistero, oltre il visibile.
Lolita ha formazione accademica e la sua ricerca ha attraversato diverse fasi, approdando nella simbologia alchemica attraverso l’analisi dei testi ermetici. Indaga, così, la dimensione metafisica del mondo, collocando la sua poetica nell’universo di dei simboli e archetipi, grazie anche allo studio di psicologia analitica e filosofia.
Le sue opere sono presenti in musei e  collezioni private internazionali, tra questi Collezione Thyssen-Bornemisza (Madrid), Museo Casal Solleric (Palma de Mallorca), Museo Internazionale di Ceramica (Faenza), Foreign Art Museum (Riga/Latvia), Biblioteca Nazionale di Firenze, Collezione Arturo Schwarz (Milano), Biblioteca di Letteratura Straniera VGBIL (Mosca), Fondazione La Verde La Malfa (Catania).
Ha collaborato come giornalista con i settimanali “Ogoniok” di Mosca, “LMM” di Riga, “Zeta” di Udine, “Images Art & Life” di Modena. Ha pubblicato i suoi racconti nelle raccolte “Scarpe sciolte”, “Casamondo” e “Intrecci” edite da Eks&Tra.
In foto, una delle opere che verranno esposte a castel dell’Ovo
Ingresso gratuito
Per saperne di più
tel.34905092


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