“Chine” è la personaledi Luigi Pagano che s’inaugura oggi ( gioved 8 ottobre, ore 17.30) alla galleria Movimento Aperto di Ilia Tufano (in via Duomo, 290/C – piazza Filangieri, Napoli). Cuore del progetto sono cinque grandi opere realizzate con carta di riso su cui la china è stata versata e poi diluita, lasciando che prendesse forma. L’artista restituisce al visitatore parte di una sua residenza in Cina, nel corso della quale ha sperimentato materiali e strumenti locali, osservando artisti al lavoro.
Accanto, anche venti opere di piccole dimensioni, chine su carta Fabriano, dalla cui produzione ne è risultata, per scarto, una serie di “pietre di carta”. «Nel realizzare le chine spiega Tufano l’artista aveva l’abitudine di accartocciare e gettare via con rabbia quelle che non lo convincevano. Osservando quel mucchio di carta sul pavimento, si è reso conto che stavano acquisendo una natura interessante, e che potevano diventare la rappresentazione artistica di quel gesto, quasi di rifiuto, appena compiuto».
A concludere l’esposizione, anche un trittico a base informale, su cui si inserisce un intervento più figurativo, e un libro proveniente da una collettiva a cui Pagano ha partecipato all’Accademia Americana di Roma « La curatrice aveva chiesto agli artisti di reinterpretare i romanzi rosa della serie Harmony, e lui ha imbevuto il volume nel vino facendolo diventare nero».

Chiara Pirozzi, nel suo testo critico, commenta
«I lavori testimoniano lo stretto rapporto, che da sempre caratterizza i lavori di Luigi Pagano, tra la potenza del gesto esecutivo e l’inevitabile casualit  della traccia. Il risultato è un forte legame tra azione e segno, una relazione che in questo caso, grazie all’uso della carta di riso, non esclude le qualit  e le caratteristiche del supporto utilizzato. Nonostante l’artista governi i propri gesti proponendo una serie di forme ricorrenti – spesso recuperate dall’anatomia umana, animale e vegetale – le Chine di Luigi Pagano assecondano, infatti, le propriet  fisiche della carta di riso, penetrano con l’inchiostro le capillarit  della materia, vivificandola come fosse nutrimento linfatico».

La mostra rester  aperta fino al 5 novembre, luned e marted dalle 17 alle 19 ,gioved dalle ore 10.30 alle 12.30 e su appuntamento.
In occasione della XI giornata del contemporaneo AMACI e nel week-end del contemporaneo, promosso dal museo Madre, rester  aperta sabato 10 ottobre, dalle 17 alle 19.

Nelle immagini, l’artista mentre allestisce la mostra con il suo allievo, Luca Di Bernardo

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