La Cappella Sansevero attraverso lo sguardo di giovani artisti. Prende così forma la mostra “Segni svelati”. Venticinque incisioni selezionate nell’ambito dell’omonimo concorso a cui hanno partecipato circa quaranta studenti dell’Accademia di belle arti di Napoli (via S. Maria di Costantinopoli 107), precisamente del corso di grafica d’arte, pittura, scultura e decorazione. Le opere, esposte in un nuovo spazio dell’Atelier di Lello Esposito (palazzo Sansevero, piazza San Domenico Maggiore), saranno visibili fino all’8 luglio.
I partecipanti al bando, indetto dal Museo Cappella Sansevero e l’Accademia, sono stati invitati a presentare un’opera grafica ispirata alla cappella di via De Sanctis, utilizzando le diverse tecniche di incisione, e sono stati valutati da una giuria composta da Fabrizio Masucci, presidente del museo, Erminia Mitrano, docente di grafica d’arte e vicedirettore dell’Accademia, e Angela Tecce, direttore del Polo Museale della Calabria. Lo scopo, stimolare le nuove generazioni a misurare la propria creatività con la ricchezza del patrimonio storico-artistico della città.
I ragazzi hanno avuto, infatti, la possibilità di confrontarsi con il complesso apparato decorativo della cappella settecentesca realizzato su progetto e disegno di Raimondo di Sangro. I tre vincitori ex aequo (Guendalina Cristiano, Angelo Pisano e Ciro Sannino) hanno ricevuto un premio di cinquecento euro ciascuno. «Inoltre spiega Mitrano, le loro opere sono state raccolte in una cartella d’arte tirata in cinquanta esemplari numerati, più altri dieci che resteranno di loro proprietà perché le matrici, una volta finite di stampare, saranno di proprietà della cappella».
Il pavimento labirintico, da cui con la sapienza si riesce a uscire, è al centro del paesaggio misterioso di Angelo Pisano (“So che esiste una via”). Nella carta di Ciro Sannino intitolata “Il grande segreto”, da un nero profondo emergono i profili di Raimondo di Sangro e di un Pulcinella intento a raccontargli un segreto all’orecchio, mentre nell’acquaforte e acquatinta di Guendalina Cristiano (“La via di mezzo”), compaiono i quipu, i nodi che alludono all’alfabeto degli Incas su cui il principe di Sansevero aveva tanto fantasticato.
Le tre incisioni sono accompagnate dalle rispettive lastre. Mitrano, che prima di tutto è un incisore, oltre che ideatrice del progetto insieme a Fabrizio Masucci e alla docente di progettazione grafica Ivana Gaeta, spiega che «le immagini vengono realizzate su supporti di metallo o legno. Attraverso una serie di apparati tecnici e l’utilizzo di vernici e sostanze acide che producono un segno inciso, è possibile ottenere spessori tattili». In pratica il disegno si può toccare. Il pubblico avrà inoltre la possibilità di vedere, attraverso un video, il processo di realizzazione dell’opera. «Quello che vediamo esposto sottolinea la docente è solo la fase finale. Ogni passaggio avviene manualmente, non c’è nessuna macchina che interviene».
«Una cosa poco nota della personalità del principe di Sansevero (che poi è un’altra se non la ragione per cui nasce il concorso) – spiega il presidente del museo Masucci – è che egli fu un letterato e un editore molto attento all’importanza del segno grafico e tipografico. A questo proposito, racconta, allestì una tipografia all’interno del palazzo Sansevero (la stanza che ospita la mostra) e sperimentò dei metodi nuovi per stampare a colori. Si servì delle immagini per veicolare messaggi velati ma che in qualche modo dicevano più della lettera dei suoi testi. Non solo. Raimondo di Sangro è stato, con due secoli di anticipo, l’inventore delle emoticon, precisa Masucci. Il principe auspicava l’introduzione nella lingua scritta di un nuovo segno di interpunzione, il cosiddetto punto ironico di cui propose anche il disegno. Ho trovato, pertanto, stimolante l’idea del concorso e sono orgoglioso di rinnovare anche quest’anno la collaborazione con l’Accademia, una delle più antiche e prestigiose d’Italia, dove si percepisce un’atmosfera di creatività che sono sicuro sarebbe piaciuta tanto al principe».
«Abbiamo stipulato – aggiunge il direttore dell’Accademia, Giuseppe Gaeta – con la cappella Sansevero un protocollo di intesa intorno al quale sono nati diversi progetti. L’idea è quella di creare una relazione stretta che ruoti intorno al centro storico di Napoli, un luogo ad alta densità simbolica, culturale e umana che, oltre all’accademia e alla cappella, vede presenti il conservatorio, l’università. Sentiamo molto la responsabilità verso quest’area in quanto riteniamo che le istituzioni debbano essere dei presidi culturali sul territorio. Il vero valore del rapporto tra la cappella Sansevero, così ricca di storia, e l’Accademia, precisa Gaeta, è che quest’ultima può mettere a disposizione una capacità di ri-lettura di quello che è il valore storico e artistico che deve essere vivificato. Lo stimolo per i nostri studenti è straordinario perché possono ricevere sollecitazioni, input fondamentali per aprire il proprio sguardo verso dimensioni nuove, innovative che guardino alla storia ma anche al futuro».
“Segni svelati” è anche un catalogo, pubblicato dalla neonata sigla editoriale Edizioni Museo Cappella Sansevero e realizzato con il sostegno del Banco di Napoli, che rinnova anche quest’anno la collaborazione con il museo, confermando la sua attenzione all’arte e alla valorizzazione del mondo giovanile. Corredato dal testo critico di Lea Mattarella, il catalogo ospita i contributi di Fabrizio Masucci, Giuseppe Gaeta, Francesco Guido, direttore generale del Banco di Napoli e Paolo Ricci, presidente dell’Accademia di belle arti.

Gli artisti di “Segni svelati”
Guendalina Cristiano, Angelo Pisano, Ciro Sannino, Carolina Alessi, Sergio Alfano, Miriam Altomonte, Daniela Calicchio, Carmen Campana, Roberta Esposito, Francesco Giordano, Vittorio Iavazzo, Vlad Mircea Marchese, Giacomo Marguglio, Andrea Matarazzo, Filomena Nicastro, Annalisa Paciullo, Angela Passannanti, Giusy Petrone, Vito Polito, Rosa Prezioso, Carmen Sorrentino, Giovanni Timpani, Bruno Urgo, Lishou Xu e Pietro Zara.

Per saperne di più
Atelier di Lello Esposito (Scuderie di palazzo Sansevero piazza San Domenico Maggiore, Napoli)
Orari di apertura della mostra 9.30-13/15.30-18
Chiusura marted e domenica
Ingresso libero
www.museosansevero.it
www.accademiadinapoli.it

Nella foto, i tre vincitori del concorso Guendalina Cristiano, Angelo Pisano e Ciro Sannino con la docente Ermina Mitrano all’atelier di Lello Esposito

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