Inaugurata con una tavola rotonda ieri (giovedì, 29 ottobre), all’Accademia di Belle Arti di Napoli, la mostra dal titolo “Le cattedrali dell’effimero. Viaggio bibliografico, iconografico e documentario attraverso le Grandi Esposizioni”, a cura di Manuela D’Agostino e Barbara Costantino. Il progetto, realizzato dall’Accademia di Napoli, grazie al contributo della Regione Campania e in collaborazione con la Biblioteca nazionale “Vittorio Emanuele III”, ripercorre la partecipazione dell’Italia alle Grandi Esposizioni.
In piena epoca della rete, è sembrato stimolante portare all’attenzione del pubblico una parte della grande mole di documentazione, stampata e illustrata, prodotta in occasione delle esposizioni universali. Scopo dell’iniziativa è quello di riflettere sul ruolo strategico delle biblioteche universitarie che possono avvicinare un pubblico, non solo di studenti, alla cultura del libro. La mostra si propone di stimolare le capacità percettive e visive degli studenti, affinché sviluppino una consapevolezza critica nei confronti dell’immaginario visivo, oltre che una capacità di osservazione e di interpretazione del bene bibliografico. Una esposizione sull’Esposizioni sul tema della centralità del bene librario e della sua tutela e valorizzazione.
«Il tema delle esposizioni universali mostra come il concetto di universo si sia allargato – spiega il direttore dell’Accademia, Giuseppe Gaeta – bisogna lavorare sui confini attraverso l’esposizione di ciò che ogni cultura produce e essere disponibili al superamento delle barriere per non cadere nell’omologazione». Sono intervenuti Paolo Ricci, presidente dell’Accademia, Dario Giugliano, Renata De Lorenzo, Roberto Delle Donne, che hanno sottolineato come i cambiamenti in atto nella società digitalizzata contemporanea stiano modificando il modo di fruizione del sapere. Giulio Raimondi, che si è soffermato inoltre sull’importanza della tutela e conservazione del patrimonio culturale, ricordando l’incendio del 30 settembre 1943 dell’Archivio di Stato di Napoli, a opera dei tedeschi, che procurò la distruzione di importanti documenti storici. «E’ una grande opportunità per noi poter partecipare alla mostra sottolinea Mariolina Rascaglia della Biblioteca Nazionale – perché ci consente di uscire dalle mura di Palazzo Reale».
Le opere sono esposte in 12 vetrine, allestite negli spazi della Galleria dell’Accademia e della Biblioteca “Anna Caputi”. E’ possibile visionare una selezione iconografica tratta dai documenti in mostra, sia in remoto attraverso il sito dell’Accademia, sia in loco con l’uso di un monitor touch screen, appositamente collocato negli spazi espositivi. L’ingresso è gratuito e solo su prenotazione. La mostra sarà aperta al pubblico dal 2 al 30 novembre 2015.
Le biblioteche, nell’era della digitalizzazione, devono adeguarsi e essere fruibili da tutti. E’ importante digitalizzare i volumi per poterli conservare. Il libro, seppur si legge di meno, conserva sempre la sua sacralità.

Per saperne di più
Tel. 081-441900 (int. 6)
e-mail biblioteca@accademiadinapoli.it

In foto, documenti e scorci della mostra all’Accademia di belle arti di Napoli in via S. Maria di Costantinopoli 107

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