Possedeva idee moderne e importanti. Così attuali da avere una forza esplosiva ancora oggi, sintetizzata in tre parole: sinergie, arte e impresa. Gaetano Filangieri, figlio di Carlo, generale e imprenditore, nipote del filosofo dal pensiero illuminato di cui portava il nome, rivive nell’iniziativa lanciata  proprie dalle sale del museo intitolato alla sua famiglia, collocato nel quattrocentesco palazzo Como di via Duomo, dedicato alle arti applicate, alla scultura, alla pittura e alla conservazione di libri antichi.
«L’arte e l’industria- affermava l’aristocratico dal cuore innovatore- comprendono tutta l’umana attività: l’una e l’altra hanno un modo lor proprio. L’industria si prefigge l’utile; l’arte la ricerca del bello. Donde l’arte addrizzata all’industria, è l’utile nel bello». Tradotto in un concetto minimalista, concentrato sulla praticità dell’adesso, con l’arte si può mangiare.
Nel solco di questa lezione, si snoda la rassegna “La Primavera del principe” presentata in conferenza stampa stamattina da Gianpaolo Leonetti, direttore del Museo; Guido Cabib, direttore artistico e creativo, responsabile del progetto  e curatore dell’esposizione “Otium cum dignitate”; Nadia Barrella, professore di Museologia all’Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli e curatrice del progetto “Impresa Familiare”; Maria Grazia Gargiulo, Curatrice del Progetto “Poesia del lavoro”. Un densdo programma da giovedì 13 aprile fino al 31 dicembre 2017.

Musero Filangieri ! ilmondodisuk.com
Qui sopra, il principe di Satriano. In alto, panoramica del Museo Filangieri. Scatti di Lorenzo Cabib

Differenti le direzioni di percorso. Importante l’inizio, con la mostra “Poesia del lavoro. Cermaihe a Napoli tra modernità e tradizione” a cura della Gargiulo  che propone, tra altro,  le antiche piastrelle del Museo artistico (oggi Liceo Boccioni Palizzi).
Poi  c’è il ciclo dal titolo “Impresa Familiare. Educazione, formazione e sviluppo territoriale nel Museo Filangieri”. Incontri e proposte nel “Museo per la città” per un percorso fisico tra le idee del principe a cura della  Barrella. Cabib propone, con “Otium cum dignitate” la prima personale (dal 4 maggio)  dello scultore di Faenza Andrea Salvatori, autore di opere che dialogheranno nelle vetrine del ballatoio della Sala Agata, con la storia della ceramica e della porcellana, tra Cina, Giappone, Real Fabbrica Ferdinandea, Capodimonte, Sevres, Vienna, Parigi, Doccia, Giovine, Tagliolini, Meissen, Sassonia.
Da segnalare gli “Artefici” meridionali di qualità che  con le loro collezioni ispirate al patrimonio museale proiettano nel presente questo scrigno ricco di tesori d’arte: da M. Cilento & F.llo, Antica Manifattura Ceramica F.lli Stingo, a Giuliana Grande gioielli e Legatoria Artigiana. E, ancora, la card per chi sostiene e ama la cultura, “Very important cultural people Gold”. Costa 50 euro: ora, in fase promozionale, la metà (25), e,  grazie a  questa, si può avere accesso a tutti le manifestazioni del Museo. Un gioiello di cui il principe di Satriano sarà sempre fiero.

LA PRIMAVERA DEL PRINCIPE. UN UOMO NUOVO,  FIGLIO DELLE SUE OPERE
Una stagione di mostre, percorsi eventi
dal 13 aprile  al  31 dicembre 2017

Museo Filangieri, Via Duomo 288, Napoli
Orari di apertura: dal martedì al sabato 10 – 16; domenica 10 – 14
www.museofilangieri.org
,
museofilangieri@libero.it

 

 

 

 

 

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