L’accentuato lirismo del I movimento della Sonata in La maggiore op. 100 di Brahms per violino e pianoforte caratterizza tutto il materiale tematico in maniera pregnante e incisiva. Il pianista Sandro De Palma e il violinista David Romano hanno sostenuto questa linea interpretativa, evidenziando gli empiti di musicalit  genuina che la pagina di Brahms ha donato al pubblico della rassegna “Maggio della Musica 2008”.
L’ultimo appuntamento della stagione, se non si considera il fuori programma dell’11 dicembre in occasione di Telethon, è stato dedicato interamente al musicista di Amburgo, cosa alquanto inusuale, a dire dal presentatore.

Le quattro note della suoneria di un cellulare riprodotte al violoncello da Luigi Piovano hanno segnato in maniera spiritosa l’inizio del secondo brano in programma, la suggestiva Sonata in mi minore op. 38 di Brahms. Il suono caldo e sostenuto del cello, puntualmente sostenuto dal pianista, stavolta in perfetta sintonia con il partner musicale, ha consentito di assaporare i retrogusti e le infinite fragranze di quel calice di squisite fattezze che è la Sonata in programma. Superba l’interpretazione dell’ultimo movimento, che parte da citazioni contrappuntistiche per approdare a sonorit  che preludono alla stagione del sinfonismo della maturit .

Ai tre musicisti gi  citati si è aggiunta la violista ungherese Ilona Blint nel Quartetto in sol minore op. 25, impegnativo banco di prova, che ha avuto nel pianoforte di De Palma il collante giusto e nel violoncello di Luigi Piovano un punto di riferimento ben solido, come è apparso in tutto il pezzo e segnatamente nell’ultimo tempo del Quartetto, il travolgente Rondò alla zingarese, che lo ha visto protagonista di un serrato dialogo con le altre parti. Meritato il successo, graditissimo il bis.

Nella foto, Brahms

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