Il suo sguardo sulla città di Partenope, dagli anni Ottanta. E’ quello che Lucia Patalano racconterà sabato pomeriggio, alle 16, alla scuola del cinema e fotografia Pigrecoemme (piazza Portanova 11) dialogando con Luca Sorbo, docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli.
Napoletana, Lucia rappresenta un pilastro portante della fotografia a Napoli. Con una robusta attività espositiva im Italia e all’estero. La sua è una storia legata anche a quella del  suo compagno Gianni Rollin, con cui fonda, lo spazio Ricerca aperta, insieme anche a un gruppo di fotografi partenopei. Periodo d’impegno  profuso a diffondere l’idea della fotografia come  traccia d’identità.
Fotografa il quartiere Mater Dei puntando l’obiettivo su vicoli, case e persone, su interni ed esterni, sulla vita dalla nascita alla morte. Dalla fine degli anni novanta fino al 2007 partecipa alle attività de “I lunedì della Fotografia” assieme a Vera Maone, Antonio Biasiucci, Fabio Donato, Mimmo Jodice e Cecilia Battimelli, per la costituzione di un centro della fotografia a Napoli. Si allontana dal repertorio socio-antropologico  con  “Vite concluse”, un lavoro durato circa tre anni all’interno del carcere borbonico di Procida, e con “Quinta di Luna”, un racconto sulla pesca di notte al largo del golfo di Napoli.
Ingresso libero. Prenotazioni al numero 081 5635188.
In alto, uno scatto di Lucia Patalano

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