Gioco di parole, gioco di mani, gioco di arte. La Fondazione Mondragone – Polo regionale della moda – museo del tessile e dell’abbigliamento “Elena Aldobrandini” (piazzetta Mondragone 18, Napoli), ospita fino al 23 ottobre la mostra di Silvana Sferza dal titolo “InVesto l’arte”.

Artista poliedrica, la Sferza ha percorso varie strade del mondo creativo, pittura, scultura e video arte, raccontando spesso l’universo magico della donna. Questa personale è un esperimento nella cultura della moda. Più che una collezione di abiti, una quindicina, le opere sono una provocazione dell’effetto del colore nel tradizionale abbigliamento femminile, che mette in risalto la ricerca delle impressioni della luce sulla materia dei vari tessuti.

Con divertente e subliminale gioco tra ciò che è vero e ciò che appare vero, le eleganti sale dell’istituto appaiono vissute e percorse da dame che sfilano con abiti originali e unici un abito da sposa arricchito e impreziosito da (apparenti) rubini e smeraldi che svelano presto la loro natura semplici e freschi pomodori, accompagnati da foglie di basilico.

L’obiettivo di un vestito da sposa, spiega la Sferza è “essere indossato per poche ore. Quindi i pomodori non hanno il tempo di maturare e cadere”.

Attraverso i suoi improbabili vestiti, l’artista crea un percorso tra storia e modernit , luoghi lontani e spazi cittadini, che evocano ricordi di un viaggio tra il Mediterraneo e i paesi esotici.

Tra gli abiti, spuntano dipinti e sculture che la Sferza ha creato negli anni, indagando le trasformazioni dell’emisfero della donna dalla Mater matuta alla femme fatale klimtiana. Una miscela omogenea e coerente tra l’arte tessile, pittorica e scultorea scenografici e sfarzosi abiti che si fanno scultura, stendardi da parete che sono bassorilievi creati su tessuti di lino e poi piccole sculture in ceramica raku.

Nel futuro dell’artista una collezione di cappelli degli anni ’50 e ’60 da proporre all’istituto e un progetto sul riciclaggio dell’abito, assemblando tra loro materiali da risulta e riadattando vestiti difettati o gi  usati.

La Fondazione stimola la ricerca, lo sviluppo, la crescita culturale e la valorizzazione della tradizione artigianale meridionale nel settore del tessile e dell’abbigliamento. Nel laboratorio si curano l’aspetto creativo e la sperimentazione tessile partendo dalla ricerca di nuovi materiali e originali soluzioni di design, si arriva alla produzione di un’interna collezione.

Nelle immagini, gli abiti realizzati da Silvana Sferza

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